Rudy Giuliani, l’ex sindaco di New York noto per il suo ruolo nella promozione della teoria del complotto e nel tentativo di sovvertire l’esito delle elezioni del 2020, ha ufficialmente dichiarato bancarotta.
L’ex avvocato poliedrico di Donald Trump ha presentato la sua richiesta presso il tribunale di New York, cercando la protezione dai creditori attraverso il Capitolo 11 della legge fallimentare. Si stima che Giuliani abbia accumulato debiti che superano i cento milioni di dollari. Questo drastico passo è un tentativo estremo di eludere l’obbligo di pagare un risarcimento di 148 milioni di dollari a due ex dipendenti della pubblica amministrazione della Georgia. Questi ex dipendenti furono falsamente accusati da Giuliani di aver commesso brogli durante le elezioni di tre anni fa.
La procedura di bancarotta offre a Giuliani un certo sollievo, intervenendo poche ore dopo la decisione del tribunale che gli imponeva di risarcire le sue vittime “immediatamente”.
I legali di Giuliani hanno commentato la dichiarazione di bancarotta affermando: “Non dovrebbe sorprendere nessuno. Nessuna persona avrebbe potuto ragionevolmente credere che il sindaco Giuliani sarebbe stato in grado di pagare una sanzione così gravosa”.