Nella giornata di ieri si è tenuta la cerimonia di assegnazione dei Golden Globe, i prestigiosi premi per cinema e televisione organizzati per il secondo anno consecutivo dalla fondazione non profit omonima. Emilia Pérez, musical di Netflix diretto da Patricia Riggen, e Shōgun, serie drammatica ispirata al celebre romanzo di James Clavell, hanno trionfato aggiudicandosi ciascuno quattro riconoscimenti. Emilia Pérez ha dominato la categoria dei film musicali o commedie, vincendo come miglior film, miglior attrice non protagonista (Zoe Saldaña), miglior canzone originale con “El Mal” e miglior film non in lingua inglese. L’opera, che esplora l’identità e la resistenza culturale in un contesto latinoamericano, ha saputo imporsi in una categoria fortemente competitiva, superando anche l’italiano Challengers di Luca Guadagnino, premiato invece per la miglior colonna sonora grazie alla collaborazione tra Trent Reznor e Atticus Ross.
Tra i film drammatici, invece, ha fatto man bassa The Brutalist, diretto da Brady Corbet, che ha ricevuto tre premi: miglior film drammatico, miglior regista e miglior attore ad Adrien Brody per la sua intensa interpretazione di Laszlo Toth, un architetto ungherese sopravvissuto all’Olocausto. Nel panorama televisivo, Shōgun ha ottenuto il premio per la miglior serie drammatica e ha visto premiati Hiroyuki Sanada, Anna Sawai e Tadanobu Asano rispettivamente come miglior attore, miglior attrice e miglior attore non protagonista in una serie drammatica. Parallelamente, la miniserie Baby Reindeer, di cui si è parlato tantissimo anche per gli strascichi tra le controparti reali raccontate nella sceneggiatura, ha vinto il premio come miglior miniserie.
Di seguito, la lista dei principali vincitori di questa edizione: miglior attore in una miniserie o film televisivo a Colin Farrell per The Penguin, miglior film straniero a Emilia Pérez, miglior film d’animazione a Flow, miglior regista a Brady Corbet per The Brutalist, miglior attrice in una serie commedia o musical a Jean Smart per Hacks, miglior attrice in un film drammatico a Fernanda Torres per Io sono ancora qui, miglior attore in una serie commedia a Jeremy Allen White per The Bear, miglior attore in un film musical o commedia a Sebastian Stan per A Different Man, miglior sceneggiatura a Peter Straughan per Conclave, miglior attrice non protagonista in una serie a Jessica Gunning per Baby Reindeer, miglior performance di Stand-Up Comedy ad Ali Wong per Single Lady, e miglior attore non protagonista a Kieran Culkin per A Real Pain.