È un’America molto meno violenta

I dati raccolti da The Economist raccontano un’America diversa da quella mostrata nei notiziari: in molte grandi città gli omicidi sono in calo, anche se pochi lo notano

Un frame del videoclip di "This is America", brano di Childish Gambino che denunciava proprio la violenza tipica delle città americane | via Wikimedia

Negli Stati Uniti gli omicidi stanno diminuendo, ma pochi ne parlano. Secondo quanto riportato da The Economist, molte grandi città americane stanno registrando un calo significativo della violenza, in controtendenza rispetto alla percezione comune. Lo stesso giornale evidenzia il caso di Baltimora, divenuta famosa per la serie televisiva cult “The Wire”, che ne raccontava i retroscena malavitosi conditi da una violenza dilagante: nel 2024 sono stati registrati solo 45 omicidi, il 43% in meno rispetto al 2021 ed un terzo in meno rispetto all’anno scorso.

In generale, la percezione della vita a Baltimora è cambiata radicalmente rispetto al decennio scorso. Dopo l’uccisione di Freddie Gray nel 2015, e gli anni di proteste e scandali interni che ne sono seguiti, la città ha intrapreso un percorso di riforma e intervento sociale. Laddove gli spacciatori occupavano ampie porzioni di spazi pubblici, urlando quali sostanze e a che prezzi le avevano in vendita come un normale mercato a cielo aperto, oggi appare molto più curata e ripulita, anche a causa della gentrificazione che ha trasformato alcuni quartieri.

Ma è un fenomeno che non riguarda solo Baltimora. Philadelphia guida il calo nazionale con una riduzione del 48% degli omicidi, seguita da New Orleans (-38%), Boston (-30%) e Los Angeles (-26%). Anche altre città altrettanto famose come Baltimora, ad esempio la Chicago un tempo chiamata Chiraq, Denver e la stessa New York, presentano diminuzioni che variano tra il 25% e il 19%. Si tratta di numeri rilevanti, soprattutto considerando il clima di allarme diffuso, spesso alimentato dai media e da una parte del dibattito politico.

Un grafico che mostra la diminuzione in percentuale degli omicidi nelle città americane | via The Economist

Le cause del calo sono molteplici. Secondo l’Economist, il fentanyl – una delle droghe più letali e diffuse – è diventato così economico che «non vale più nemmeno la pena venderlo per strada». Anche i furti d’auto sono diminuiti grazie all’adozione diffusa di sistemi di sicurezza come gli immobilizer e i blocca-volante, che rendono più difficile l’attività criminale. Ma questi elementi non bastano a spiegare da soli un fenomeno di questa portata.

Un ruolo decisivo lo avrebbero giocato gli investimenti federali in programmi di “interruzione della violenza comunitaria”, avviati nel 2020 sotto l’amministrazione Biden. Centinaia di milioni di dollari sono stati destinati a iniziative locali, spesso in collaborazione con organizzazioni di quartiere, per ridurre le tensioni e prevenire i conflitti. Allo stesso tempo, molti dipartimenti di polizia hanno cercato – con risultati alterni – di ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini. Una strategia che, in alcuni casi, sta cominciando a funzionare.

Lo stesso commissario di polizia di Baltimora parla di un dipartimento profondamente diverso da quello di cinque anni fa. Ma si teme non sia un modello destinato a durare: i fondi federali hanno subito diversi tagli e a livello nazionale si guarda con meno favore alle riforme sociali di questo tipo. Intanto, a Baltimora si respira normalità, sperando resti così per un po’.

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Francesco Caroli

Francesco Caroli, nato a Taranto, ha iniziato a scrivere di musica e cultura per blog e testate online nel 2017. È autore per le riviste cartacee musicali L'Olifante e SMMAG! e caporedattore per IlNewyorkese. Nel 2023 ha pubblicato il saggio "Il mutamento delle subculture, dai teddy boy alla scena trap" per la casa editrice milanese Meltemi.

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