Nel dicembre 2023, Nippon Steel ha annunciato l’acquisizione di U.S. Steel per 14,9 miliardi di dollari, offrendo un premio del 40% rispetto al prezzo delle azioni dell’azienda americana. L’accordo era visto come una strategia per contrastare la debole domanda interna in Giappone e rafforzare la posizione di Nippon Steel in un mercato globale dominato dalla Cina. Adesso, l’operazione si è arenata: centrano le posizioni di uno dei sindacati più forti e politicamente attivi in America.
La principale opposizione è arrivata, infatti, da United Steelworkers (USW), il sindacato dei lavoratori metalmeccanici che ha subito contestato l’acquisizione. USW ha denunciato la mancata consultazione dei suoi leader durante le trattative e ha affermato che l’accordo viola un precedente accordo di informazione anticipata su cambiamenti di controllo dell’azienda. Inoltre, il sindacato ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza nazionale, sostenendo che l’acquisto da parte di una società straniera potrebbe rappresentare una minaccia.
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. L’ex presidente Donald Trump ha dichiarato che, se eletto, bloccherebbe l’accordo, mentre l’attuale presidente Joe Biden ha manifestato la sua opposizione alla proprietà straniera di U.S. Steel. A metà marzo, Biden ha chiarito la sua posizione, e il sindacato ha successivamente sostenuto la candidatura alla rielezione del presidente in carica.
Il Comitato per gli Investimenti Esteri negli Stati Uniti ha avviato una revisione delle implicazioni per la sicurezza nazionale, mentre Nippon Steel ha cercato di migliorare la sua posizione investendo ulteriori 1,4 miliardi di dollari nelle strutture di U.S. Steel e inviando il suo dirigente Takahiro Mori negli Stati Uniti per costruire supporto popolare.
Il destino dell’acquisizione potrebbe dipendere dall’esito delle elezioni presidenziali di novembre e dalla decisione di un collegio arbitrale che si pronuncerà entro la fine di settembre. Gli sviluppi futuri dell’accordo potrebbero influenzare significativamente le relazioni economiche tra Stati Uniti e Giappone e la struttura dell’industria siderurgica globale.
