Domani sarà il giorno con meno luce dell’anno

Succede con il solstizio d’inverno, che segna l’inizio dell’inverno astronomico e porta con sé la giornata più corta dell’anno, prima che le ore di luce tornino lentamente ad aumentare

Domenica 21 dicembre a New York cade il solstizio d’inverno, cioè l’inizio dell’inverno astronomico e il giorno con meno ore di luce dell’anno nell’emisfero nord. Il solstizio è un evento astronomico puntuale: secondo il Farmer’s Almanac, nel 2025 avviene alle 10:03 del mattino, nel momento esatto in cui l’asse terrestre inclina il Nord il più lontano possibile dal Sole. È questo assetto a determinare la giornata più breve e la notte più lunga dell’anno. L’inverno astronomico non coincide con quello meteorologico, che per convenzione inizia il 1° dicembre e serve soprattutto per le statistiche climatiche.

A New York, il 21 dicembre il sole sorge alle 7:16 e tramonta alle 16:31, per un totale di 9 ore e 15 minuti di luce. È uno dei valori più bassi dell’anno per la città, che a giugno supera invece le 15 ore di illuminazione naturale. Nonostante il dato, le condizioni meteo previste sono relativamente miti: secondo AccuWeather la giornata dovrebbe essere parzialmente soleggiata, con una temperatura massima intorno ai 48 gradi Fahrenheit (circa 9 gradi Celsius), quindi più alta rispetto a quella del sabato precedente.

Il solstizio d’inverno è osservato da migliaia di anni: alcune celebrazioni documentate risalgono al Neolitico, intorno al 10.200 a.C., come ricordato da ricostruzioni storiche e archeologiche diffuse anche dal History Channel. Oggi l’evento non ha più un significato agricolo diretto per la maggior parte delle persone, ma resta un riferimento simbolico e scientifico nel calendario. Dal giorno successivo al solstizio, infatti, le ore di luce iniziano ad aumentare gradualmente fino al solstizio d’estate, previsto per il 21 giugno 2026, quando si registrerà la giornata più lunga dell’anno.

Immagine di Francesco Caroli

Francesco Caroli

Francesco Caroli, nato a Taranto, ha iniziato a scrivere di musica e cultura per blog e testate online nel 2017. È autore per le riviste cartacee musicali L'Olifante e SMMAG! e caporedattore per IlNewyorkese. Nel 2023 ha pubblicato il saggio "Il mutamento delle subculture, dai teddy boy alla scena trap" per la casa editrice milanese Meltemi.

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