A New York l’inverno continua a cambiare idea

Dopo una nevicata improvvisa e l’attivazione del code blue, la città si prepara a un picco di temperature insolitamente alte seguito da un nuovo e rapido crollo termico, a pochi giorni dal Natale

New York ha già avuto un assaggio d’inverno, ma senza una traiettoria chiara. Il 14 dicembre una nevicata inattesa ha interessato tutti e cinque i borough, imbiancando strade e parchi e interrompendo temporaneamente la routine cittadina. Subito dopo, però, le temperature sono crollate rapidamente, spingendo l’amministrazione comunale ad attivare il “code blue”, il protocollo che scatta quando il freddo rappresenta un rischio concreto per le persone più vulnerabili, in particolare chi vive in strada.

A pochi giorni dal Natale, il quadro meteorologico resta instabile. Venerdì 19 dicembre è atteso un rialzo anomalo delle temperature, con massime intorno ai 56 gradi Fahrenheit (circa 13 gradi Celsius), valori prossimi ai record stagionali per la città. Il dato è rilevante perché arriva dopo giorni di clima pienamente invernale e anticipa un nuovo cambio brusco: in serata, secondo le previsioni, la colonnina di mercurio dovrebbe scendere rapidamente fino a circa 20 gradi Fahrenheit (meno 7 gradi Celsius), riportando condizioni di gelo nel giro di poche ore.

Alla variabilità termica si aggiunge il maltempo. Tra la notte di giovedì e la giornata di venerdì sono previste piogge intense, con possibili accumuli d’acqua sulle carreggiate e raffiche di vento che potrebbero raggiungere i 50 mph (circa 80 km/h). Fenomeni di questo tipo, a New York, comportano spesso rallentamenti nel traffico e disagi nei trasporti pubblici, soprattutto nelle zone più esposte. È un quadro che conferma una tendenza già osservata negli ultimi anni: episodi meteorologici sempre più repentini e difficili da prevedere, anche nel pieno della stagione invernale.

Immagine di Francesco Caroli

Francesco Caroli

Francesco Caroli, nato a Taranto, ha iniziato a scrivere di musica e cultura per blog e testate online nel 2017. È autore per le riviste cartacee musicali L'Olifante e SMMAG! e caporedattore per IlNewyorkese. Nel 2023 ha pubblicato il saggio "Il mutamento delle subculture, dai teddy boy alla scena trap" per la casa editrice milanese Meltemi.

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