È un docufilm molto particolare e sarà disponibile su RaiPlay per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente il 5 giugno.
Si intitola Time to change, è stato finanziato da Banca Generali, e segue il fotografo Stefano Guindani in un viaggio attraverso il mondo per capire a che punto siamo con i 17 obiettivi di sostenibilità dell’Agenda ONU previsti per il 2030.
Gli obiettivi, lo ricordiamo, riguardano la lotta alla povertà e alle disuguaglianze, l’eliminazione della fame e la garanzia che tutti possano godere di giustizia sociale, servizi sanitari e un lavoro dignitoso, la costruzione di società pacifiche e inclusive, il contrasto al cambiamento climatico e la conservazione e la protezione degli ecosistemi terrestri e marini.
Accompagnato dalla sua macchina fotografica, Guindani si sposta dunque da un capo all’altro del globo terrestre, attraversando l’America, l’Africa, l’Europa e l’Asia, dal Minnesota a Hong Kong. E con i suoi scatti mette in luce da un lato alcune emergenze che scontano il ritardo delle nostre azioni, dall’altro l’impegno e la speranza di certi esempi virtuosi. Alle Isole Svalbard, nell’Artico, documenta lo scioglimento dei ghiacciai che mette in pericolo di estinzione la volpe artica (obiettivo 13, lotta al cambiamento climatico), in Kenya racconta come un lavoro di cooperazione internazionale stia aiutando il piccolo centro di North Horr, la cui economia fondata sulla pastorizia è minacciata dal cambiamento climatico (obiettivo 17, partnership per gli obiettivi).
«Sono stato in giro circa 3 anni» racconta lui. «Mentre mi occupavo di un obiettivo, preparavo il successivo. La foto che parla di più è certamente quella della volpe artica, destinata ad estinguersi perché nel suo habitat stanno scomparendo i ghiacci. Alle Maldive ho documentato come l’innalzamento delle acque e delle temperature e l’impatto del turismo stiano minacciando uno degli ecosistemi marini più delicati del Pianeta».
I 17 obiettivi, fa capire il fotografo, non sono messi benissimo. «Non possiamo aspettarci che le nazioni o i governi risolvano tutti i problemi, dobbiamo agire anche noi come cittadini globali consapevoli dell’impatto delle nostre scelte. Il Pianeta ci sta comunicando il suo dolore, dobbiamo impegnarci ad ascoltarlo e a lavorare insieme per un futuro migliore per tutti». Guindani è accompagnato nel docufilm dalla narrazione dell’attrice Rocío Muñoz Morales e da un piccolo team di esperti e testimonial come l’antropologo Alberto Salza, che analizza gli obiettivi dal punto di vista sociale e ambientale, il guru del tech Marco Montemagno, lo chef Davide Oldani e la campionessa di sci Federica Brignone