Un sindaco di 34 anni per New York: ha vinto Zohran Mamdani

Ha battuto Andrew Cuomo e Curtis Sliwa in un’elezione molto partecipata e guidata da temi come costo della vita, trasporti e servizi pubblici: ora dovrà governare una città complessa con promesse ambiziose

Zohran Mamdani sale sul palco dopo la vittoria alle elezioni, al Brooklyn Paramount Theater di New York | Foto di Adam Gray/Bloomberg via Getty Images

Zohran Mamdani guiderà New York per i prossimi quattro anni: ha vinto le elezioni comunali e si insedierà il 1° gennaio. A 34 anni sarà il sindaco più giovane della città da inizio Novecento e il primo di religione musulmana. Mamdani, che si definisce socialista e appartiene ai Democratic Socialists of America, proviene dall’ala più progressista del Partito Democratico.

Con il 91 per cento delle schede conteggiate, Mamdani ha ottenuto il 50,4 per cento dei voti. Andrew Cuomo, ex governatore e candidato indipendente dopo la sconfitta nelle primarie democratiche, si è fermato al 41,6 per cento. Curtis Sliwa, candidato Repubblicano, ha preso il 7,1 per cento. L’affluenza è stata particolarmente alta: oltre due milioni di elettori hanno partecipato al voto, un dato quasi doppio rispetto alla precedente tornata amministrativa. Mamdani è stato anche il primo candidato in città da più di cinquant’anni a superare il milione di voti totali.

I am young, despite my best efforts to grow older. I am Muslim. I am a democratic socialist. And most damning of all, I refuse to apologize for any of this.

Zohran Mamdani nel suo discorso

Nel discorso dopo la conferma del risultato, pronunciato a Brooklyn, Mamdani ha parlato soprattutto delle condizioni economiche dei lavoratori, delle comunità immigrate e dei giovani elettori, categorie centrali nella sua campagna. Il neo sindaco ha descritto la sua elezione come un cambio di fase politica e ha citato la propria identità personale e politica come motivo di orgoglio, definendo la vittoria «un passaggio dal vecchio al nuovo» e ribadendo di non volersi «scusare» per la propria appartenenza socialista e per il suo profilo demografico.

Mamdani era entrato nella politica statale solo nel 2021, quando venne eletto all’assemblea di New York. La notorietà è cresciuta nell’ultimo anno grazie a una strategia molto attiva sui social media e a un programma incentrato sull’aumento del costo della vita, tema particolarmente sentito in città. Tra le sue proposte figurano trasporto pubblico su autobus gratuito, scuole dell’infanzia senza costi, supermercati municipali e un blocco quadriennale degli affitti regolamentati.

La campagna elettorale ha contrapposto Mamdani a figure politiche con maggiore esperienza e disponibilità economica. Cuomo, governatore dello stato dal 2011 al 2021, aveva ricevuto sostegno sia dal sindaco uscente Eric Adams, anch’egli democratico e coinvolto in diverse controversie, sia dal presidente Donald Trump e da altri esponenti Repubblicani. L’appoggio trasversale a Cuomo aveva attirato molta attenzione, ma non si è tradotto in un risultato competitivo. Sliwa, già candidato nel 2021, non aveva realistiche possibilità di vittoria in una città storicamente favorevole ai Democratici.

La principale contestazione nei confronti di Mamdani riguarda la limitata esperienza amministrativa. Il futuro sindaco dovrà gestire un bilancio cittadino di circa 112 miliardi di dollari, una macchina amministrativa con oltre 300mila dipendenti e l’attuazione di promesse costose e complesse. Nel suo intervento, Mamdani ha detto che la politica di New York cambierà presto per riflettere meglio i bisogni delle persone.

Immagine di Francesco Caroli

Francesco Caroli

Francesco Caroli, nato a Taranto, ha iniziato a scrivere di musica e cultura per blog e testate online nel 2017. È autore per le riviste cartacee musicali L'Olifante e SMMAG! e caporedattore per IlNewyorkese. Nel 2023 ha pubblicato il saggio "Il mutamento delle subculture, dai teddy boy alla scena trap" per la casa editrice milanese Meltemi.

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