In Senato è stato approvato un accordo provvisorio che potrebbe chiudere lo shutdown federale iniziato il 1° ottobre, il più lungo mai registrato negli Stati Uniti. La misura, sostenuta da una maggioranza bipartisan, prevede il finanziamento temporaneo del governo fino a gennaio e rappresenta il primo passaggio formale verso il ripristino delle attività amministrative bloccate da quaranta giorni. L’intesa dovrà ora essere esaminata dalla Camera dei rappresentanti prima di arrivare sul tavolo del presidente Donald Trump per la firma.
Il voto in Senato ha ottenuto il sostegno di una parte dei democratici e ha permesso di superare rapidamente la fase procedurale. Secondo quanto riportato da CNN e Fox News, il provvedimento fa parte di un pacchetto volto a rifinanziare diverse agenzie federali rimaste senza fondi, ma non comprende un impegno dei repubblicani ad estendere i sussidi sanitari, uno dei temi più contestati nel negoziato di bilancio.
Il blocco delle risorse ha avuto effetti rilevanti su molti servizi pubblici. Circa 1,4 milioni di dipendenti federali risultano in congedo non retribuito o continuano a lavorare senza stipendio dal primo giorno di ottobre. L’interruzione dei fondi ha sospeso il programma di assistenza alimentare che sostiene decine di milioni di americani a basso reddito e ha rallentato l’erogazione di vari aiuti sociali. I democratici sostengono che l’accordo provvisorio consentirebbe di reintegrare il programma alimentare e di annullare i licenziamenti avvenuti durante la chiusura.
L’impatto più visibile si è registrato nel traffico aereo: tra cancellazioni e ritardi, domenica sono stati coinvolti più di 12.000 voli negli scali principali, tra cui Newark, LaGuardia, Chicago O’Hare e Atlanta. Il Dipartimento dei Trasporti aveva avvertito di possibili disservizi anche in vista del weekend del Ringraziamento, una delle fasi dell’anno con il maggior volume di spostamenti. Il ripristino completo delle operazioni richiederà comunque alcuni giorni, poiché la riattivazione dei finanziamenti comprende anche i pagamenti degli stipendi arretrati.
Il presidente Trump, di ritorno alla Casa Bianca dopo la partita di NFL tra Washington Commanders e Detroit Lions – un evento a cui un presidente in carica non partecipava da quasi mezzo secolo – ha commentato che «sembra che ci stiamo avvicinando alla fine dello shutdown». Le sue dichiarazioni coincidono con le prime indicazioni di un allentamento dello stallo legislativo, anche se l’approvazione definitiva dipende ora dal voto della Camera.
Le trattative in corso includono anche la promessa di una votazione sull’estensione dei sussidi sanitari in scadenza a fine anno, un passaggio che il leader democratico Chuck Schumer considera insufficiente rispetto a una piena garanzia. Nel frattempo, le agenzie federali restano operative in forma ridotta e i dipendenti attendono la ripresa dei finanziamenti e il pagamento degli arretrati. L’iter della misura continuerà nelle prossime ore alla Camera dei rappresentanti, dove l’accordo dovrà essere confermato prima di procedere alla firma presidenziale.




