Il presidente Joe Biden ha annunciato una serie di nuove protezioni per centinaia di migliaia di immigrati che vivono illegalmente negli Stati Uniti, ma che sono sposati con cittadini americani. La politica, presentata durante un evento alla Casa Bianca, sarà illustrata in occasione del dodicesimo anniversario del Deferred Action for Childhood Arrivals (DACA), il programma di protezione per i minori arrivati negli Stati Uniti, introdotto dal presidente Barack Obama nel 2012 e poi annullato dall’Amministrazione Trump nel 2017.
La nuova politica, nota come “parole in place”, offre ai coniugi senza documenti di cittadini statunitensi una protezione dalla deportazione, l’accesso a permessi di lavoro e un percorso verso la cittadinanza. Secondo le stime dei funzionari, la misura potrebbe interessare fino a 500.000 persone.
Attualmente, i coniugi di cittadini americani che sono entrati illegalmente negli Stati Uniti devono tornare nei loro paesi di origine per completare il processo di richiesta della carta verde, affrontando spesso lunghi periodi di separazione dai loro familiari. La nuova iniziativa mira a consentire a queste famiglie di rimanere insieme mentre si svolge il processo di regolarizzazione del loro status.
La mossa arriva in un momento politicamente delicato per Biden, che si trova a bilanciare le richieste di una parte dell’elettorato di politiche più severe sulla sicurezza dei confini e con le pressioni dei progressisti che chiedono una maggiore protezione per gli immigrati. Solo due settimane fa, Biden aveva annunciato una stretta sulle garanzie di asilo, un passo che aveva suscitato forti critiche da parte delle organizzazioni per i diritti umani. “Siamo consapevoli delle sfide e delle preoccupazioni sulla sicurezza dei confini, ma non possiamo dimenticare i valori di compassione e giustizia che definiscono il nostro paese,” ha sottolineato Biden.
Ovviamente la nuova politica ha già attirato forti critiche da parte dei repubblicani. Stephen Miller, l’architetto delle politiche anti-immigrazione dell’amministrazione Trump, ha definito la decisione “un attacco alla democrazia.” Tuttavia, la Casa Bianca ritiene che l’iniziativa potrebbe avere un impatto positivo negli stati chiave per le elezioni, come Nevada, Arizona e Georgia, dove molti elettori vivono in famiglie con status misto.