Matteo Renzi è il protagonista del campo extra-large della sinistra italiana

Il campo extra-large

Sarà che l’abbraccio fatale è avvenuto su un campo vero, da calcio, ma il vero protagonista del nuovo possibile campo largo che riunisca tutto il centro sinistra è lui, Matteo Renzi. Ieri la grande prova, il ritorno a un festival dell’Unità, quella di Pesaro, dove è sindaco un big del PD, un altro Matteo, ma Ricci. Pare sia andata bene.

Il figliol prodigo sgridato ma ri-accettato. E lui sempre lo stesso, impertinente, provocatorio: se si seguono le mie idee, dice, si vince. Se si fa l’agenda Travaglio con il livore di Conte (da lui trombato, politicamente), si perde. Il primo banco di prova è la Regione Liguria dove si vota alla fine di ottobre, un anno prima di quanto previsto con un governatore, Toti, garrotato, simbolicamente, per le conseguenze etiche di un‘inchiesta, non per quelle formali giuridiche che devono ancora essere dimostrate.

Fatto sta che mente il centro destra cerca ancora il suo candidato, Renzi ha già dato il via libera a Orlando, nome forte del Pd ed ex ministro della Giustizia. Il leader del M5s però nicchia, mette veti su Renzi e mette in pericolo il campo largo in salsa verde, al pesto genovese. La profezia del toscano di avvera sempre: pensate alle volte che l’ ha giurata ai premier, e se Conte non si muove in fretta rimane con il cerino in mano.

La Schlein è già candidata premier (ah, l’abbraccio galeotto alla partita del cuore) per il Matteo recuperato, e non è una cosa da poco. Giorgia Meloni è avvertita. Quando si muove il Machiavelli nostrano nessuno può dormire sonni tranquilli. Reddito di cittadinanza, esteri, job acts, nel merito si vedrà, ma la via è indicata …con il rischio che il campo diventi larghissimo, di intese extra-large sempre in agguato nella nostra democrazia parlamentare.

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Claudio Brachino

Claudio Brachino è laureato in Lettere e filosofia presso la Sapienza - Università di Roma. È noto per la sua poliedrica carriera come autore, giornalista e direttore editoriale. Ha scritto opere teatrali e saggi, tra cui "La macchina da presa teatrale". Nel 1987, ha intrapreso la sua carriera giornalistica con il gruppo Fininvest, contribuendo al successo di programmi televisivi come "Verissimo" su Canale 5. Ha ricoperto ruoli chiave all'interno di Mediaset, dirigendo programmi di punta come "Studio Aperto" e "Mattino Cinque", oltre a essere stato direttore di Videonews. Attualmente è Direttore Editoriale di "Good Morning Italy, editorialista Italpress e commentatore politico Rai e La7.

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