Siamo al padiglione Italia del Summer Fancy Food Show 2025 a New York. Una delle fiere più importanti al mondo sul food e in cui il nostro Paese ha un ruolo di primo piano essendo Country Partner dell’evento, per la seconda volta di fila. Qui abbiamo intervistato Michele De Pascale, Presidente Regione Emilia Romagna.
Quanto è importante la partecipazione delle nostre aziende ad eventi come il Fancy Food per consolidare la presenza nei mercati esteri?
Molto importante, come Regione, insieme al Governo italiano siamo totalmente a supporto delle nostre imprese, abbiamo oltre 40 produttori, Igp e Dop, dell’Emilia Romagna. È sempre importante presidiare il mercato statunitense e non dobbiamo dimenticare che negli Usa ci sono 26milioni di persone che hanno sangue italiano, mangiano italiano, vestono italiano, guidano italiano e che sono grandi ambasciatori dell’Italia. In questo momento c’è preoccupazione in tutto il nostro export, che per l’Emilia Romagna vale più di 10miliardi. Vogliamo convincere l’opinione pubblica americana che non c’è beneficio nel bloccare o rendere più difficile i commerci tra i nostri paesi, considerando anche che una larga parte del valore aggiunto dei prodotti italiani rimane negli Stati Uniti. Siamo qui per rilanciare, non vogliamo rinunciare a crescere in questo mercato, anzi vogliamo metterci ancora più energia.
Quali azioni sta mettendo in atto la Regione per sostenere le imprese e aiutare a crescerle fuori dall’Italia?
Una parte essenziale della nostra strategia si svolge in Regione, le produzioni Igp e Dop sono un elemento fondamentale e per questo aiutiamo a sostenere i consorzi e i produttori a lavorare insieme, ad aumentare il valore dei loro prodotti. Abbiamo delle eccellenze uniche, basti pensare al latte nella filiera del Parmigiano Reggiano che rappresenta un unicum a livello mondiale. Usciremo poi con un bando specifico sull’internazionalizzazione, fino al 70% di contributo, con il quale vogliamo spingere i produttori e imprese a lavorare insieme per rafforzare la nostra presenza in tutti i mercati, nelle fiere, negli eventi come questo ma anche nella comunicazione. Vogliamo rafforzare la presenza Emilia Romagna con tutti gli strumenti possibili, anche per attrarre investimenti. C’è la grande opportunità di integrare le filiere, ci sono tante imprese e consorzi italiani che hanno investito negli Stati Uniti, noi siamo la regione di Barilla, che oltre al made in Italy ha saputo rafforzare il made by italians, la capacità dell’Italia di fare produzione di eccellenza, ma anche di coinvolgere capitali americani nelle produzioni italiane. L’integrazione economica tra i due mercati è positiva, sapendo però che se non c’è libertà nei commerci c’è un danno per tutti.