Marco Savatteri (sulla sinistra) al Consolato d'Italia

Savatteri Produzioni e il ponte tra Agrigento e New York

Standing Ovation e grande emozione condivisa tra cast e pubblico per Camicette bianche - il musical

Un racconto corale, fortemente evocativo, dedicato all’emigrazione che riemerge dalle pagine della Storia per risuonare nel cuore di New York, nello spettacolo teatrale Camicette Bianche – il musical, scritto, musicato e diretto da Marco Savatteri, e ispirato dal libro “Camicette bianche – oltre l’8 marzo” di Ester Rizzo, edito Navarra Editore.

Il Musical racconta la storia di tanti migranti di inizio ‘900 ma anche la storia di Clotilde Terranova, una delle sartine operaie nella Triangle Shirtwaist Factory a New York, in cui scoppiò il famoso incendio del 25 marzo 1911.

Con la “Savatteri Produzioni”, lo scorso 10 novembre sera, il regista ha portato oltreoceano una versione ridotta ma immersiva del musical, riadattata in un luogo inusuale ma fortemente simbolico: lo Youth Center della Cattedrale di San Patrizio; oggi la Basilica di riferimento degli italiani a NY, ma anche la Chiesa in cui le famiglie delle vittime dell’incendio si recarono per ricevere conforto e consolazione.

L’incendio del 1911 è un episodio drammatico che ha segnato la storia del lavoro femminile negli Stati Uniti; gli Artisti di Savatteri Produzioni, 21 giovani professionisti provenienti da diverse città italiane, si sono recati nei luoghi della memoria dei migranti, visitando Ellis Island, Brooklyn, Little Italy, ma anche lo storico edificio che ospitava la Fabbrica Triangle e che oggi è divenuto un Memorial, con i nomi di tutte le vittime incisi su un gigantesco nastro di acciaio che sembra tessuto: “Siamo andati per raccontare la tragedia della Triangle Shirtwaist Factory nel luogo in cui essa si è consumata, accompagnati dal Prof. Stefano Albertini e insieme a Ester Rizzo, e in quel luogo abbiamo cantato in omaggio a tutti i migranti. Un’esperienza toccante e commovente che ci ha segnato profondamente…” ha dichiarato Savatteri.

L’incendio della fabbrica di Triangle, il 25 marzo 1911, è stato uno degli eventi più devastanti per la sicurezza sul lavoro: morirono 146 operai, la maggior parte giovani donne, di cui un numero significativo di origine siciliana. “La storia di Clotilde Terranova, una ragazza partita da Licata per cercare fortuna in America, mi ha colpito profondamente,” racconta Savatteri, “ed è diventata protagonista di questa storia teatrale, al fianco di diversi personaggi di fantasia che ci raccontano “La Merica” di oltre cento anni fa. Volevo costruire un mosaico verosimile di vite passate per raccontare temi universali. Questo spettacolo, credo, abbia mantenuto la promessa.”

Ester Rizzo è una giornalista – scrittrice che ha indagato a fondo la tragedia della Triangle ricercando nei registri di Ellis Island, negli uffici anagrafe e in vari luoghi i nomi delle vittime per cercare di ricostruirne la provenienza esatta in Sicilia, facendo intitolare alle sartine Vie, Piazze, Strade.

Da questo slancio emotivo, Savatteri ha creato il musical Camicette Bianche, riprendendo un suo precedente spettacolo dedicato all’emigrazione e portato nel 2010 in Brasile, Germania e proprio a New York. Camicette bianche – il musical ha ormai superato le cento repliche e sempre di più sta valicando i confini italiani. Lo scorso luglio Savatteri Produzioni si era esibita a Los Angeles per l’approdo della Nave Scuola Amerigo Vespucci.

Nonostante il viaggio impegnativo, Savatteri e la sua compagnia, ma anche un’altra delegazione di musicisti e ballerini della tradizione siciliana capitanata da Giovanni Di Maida, si sono dedicati a una settimana fitta di eventi, animando vari luoghi iconici della Cultura Italiana tra New York e il New Jersey, per raccontare Agrigento Capitale della Cultura italiana 2025. Il progetto culturale e teatrale di Savatteri Produzioni è infatti parte delle attività di Agrigento Capitale Cultura 2025.

L’intervento della compagnia non è stato solo performativo (con diverse performance, tra cui un estratto dello spettacolo “”Il Risveglio degli Dei” promosso dal Parco Valle dei templi di Agrigento e rappresentato alla Casa Italiana Zerilli – Marimò il 9 novembre), ma anche educativo e culturale, con masterclass e gemellaggi culturali presso istituzioni come la Manhattan School of Music, la Scuola d’Italia Marconi, le prestigiose Rutgers University e Montclaire State University nel New Jersey.

“Il Risveglio degli Dei” in scena alla Casa Italiana Zerilli-Marimò

Non sono mancati incontri istituzionali, come l’invito presso il Consolato d’Italia e l’ENIT, e persino l’opportunità di incontrare il grande trombettista Wynton Marsalis che ha permesso al gruppo di assistere alle sue prove. “È stata una settimana intensa e abbiamo avuto l’onore di raccontare il nostro progetto culturale che parte da Agrigento e che guarda oltre oceano,” ha sottolineato Savatteri, “per creare un ponte artistico – culturale tra le nostre radici e le nuove generazioni italo-americane.”

Lo spettacolo Camicette bianche ha toccato anche temi universali e attuali come l’immigrazione e la lotta per i diritti delle donne e dei lavoratori. La storia della Triangle Shirtwaist Factory, infatti, è stata cruciale per la creazione di leggi sulla sicurezza sul lavoro negli Stati Uniti, ma in Italia, spesso, è poco conosciuta. “Questa storia viene ricordata in America come un evento fondante, ma gli italiani la percepiscono come una storia lontana,” ha spiegato Savatteri. L’obiettivo della compagnia è rendere il sacrificio delle lavoratrici italiane un simbolo condiviso e universale. “Vorremmo ritornare il prossimo anno con lo spettacolo in forma integrale e siamo felici che si sia generato entusiasmo e tanta attenzione nei confronti di questo progetto di arte e memoria. Ringrazio immensamente il Prof. Albertini, Don Luigi Portarulo, la Prof.ssa Teresa Fiore, Angelisa Fanara, e tutti gli italiani a NY che ci hanno fatto sentire a casa.”

L’accoglienza dello spettacolo è stata calorosa e commovente. Tra il pubblico erano presenti anche discendenti delle vittime, come la pronipote di Clotilde Terranova e lo storico Michael Hirsch. Savatteri ha parlato dell’emozione di vedere le lacrime e gli applausi del pubblico americano e italo-americano, sottolineando quanto questa rappresentazione sia riuscita a toccare corde profonde.

“Non dimenticheremo mai questo viaggio,” ha concluso Savatteri, “è stato il primo passo per costruire una lunga serie di collaborazioni culturali tra Italia e Stati Uniti, per portare la nostra storia e la nostra arte oltre l’oceano, sempre più vicino a chi siamo stati e a chi saremo.”

Savatteri invita tutti gli italiani in USA a visitare Agrigento, Capitale della Cultura nel 2025, e a mantenere stretto il legame con la propria terra d’origine, perché, per citare il musical e una famosa canzone italiana, è Terra amara, ma bella.

Picture of Francesco Caroli

Francesco Caroli

Francesco Caroli, nato a Taranto, è laureato in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Studi Europei all'Università degli studi di Bari Aldo Moro. Ha iniziato a scrivere di musica e cultura per blog e testate online nel 2017. Appassionato di musica e grande fruitore di rap, attualmente collabora come project manager per l'etichetta discografica DIGA Records ed è autore per le riviste cartacee musicali L'Olifante e SMMAG! Nel 2023 ha pubblicato il saggio "Il mutamento delle subculture, dai teddy boy alla scena trap" per la casa editrice milanese Meltemi.

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