Tupperware dichiara bancarotta: è la fine di un'era

Tupperware dichiara bancarotta: è la fine di un’era

La storica azienda dei contenitori in plastica non ha saputo cambiare il proprio modello economico, basato sulle feste Tupperware, andando incontro ad un accumulo di debiti che ha raddoppiato il patrimonio dell'azienda.

La plastica che ha cambiato il mondo. O forse no. Tupperware, il marchio che per decenni ha simboleggiato i contenitori di plastica nelle cucine di tutto il mondo e che evoca ancora oggi ricordi di feste in casa a base di contenitori colorati e sorrisi forzati, ha dichiarato bancarotta. Un fallimento che sa di epoca conclusa. Quella del secolo scorso, quando la casalinga americana era la regina della cucina, e i coperchi ermetici sembravano la risposta a ogni problema. Ma il mondo va avanti.

Tupperware non ha saputo tenere il passo, persa in un modello di successo, quello delle feste Tupperware, divenuto debolezza nel corso del tempo: il mercato è cambiato, ma l’azienda è rimasta ferma per troppo tempo. Non basta più una plastica resistente, e nonostante la notorietà, Tupperware ha tardato a lanciarsi nell’e-commerce, aprendo solo nel 2022 uno store su Amazon. Troppo tardi per arrestare il declino.

Le difficoltà economiche dell’azienda erano evidenti da diversi anni. Dal 2019, Tupperware ha registrato un calo delle vendite, aggravato dai lockdown legati al Covid-19, dalla guerra in Ucraina e dalle interruzioni della catena di approvvigionamento globale. L’aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare della resina utilizzata per produrre i contenitori, ha ulteriormente pesato sui bilanci.

Nel frattempo, i dipendenti rimasti – quasi 5.500 in 41 paesi – e i 460.000 consulenti freelance nel mondo continuano a vendere quei contenitori. Ma la chiusura dell’ultimo stabilimento americano, in South Carolina, segna il vero punto di non ritorno. Le vendite calano, i costi salgono, e la plastica – una volta considerata un miracolo tecnologico – è diventata uno dei principali nemici ambientali del XXI secolo.

Tupperware si è trovata con debiti per oltre 1,2 miliardi di dollari, a fronte di un patrimonio stimato di circa 680 milioni di dollari. Oggi, l’azienda cerca un acquirente e un piano di ristrutturazione per continuare a operare durante il processo di bancarotta.

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Francesco Caroli

Francesco Caroli, nato a Taranto, è laureato in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Studi Europei all'Università degli studi di Bari Aldo Moro. Ha iniziato a scrivere di musica e cultura per blog e testate online nel 2017. Appassionato di musica e grande fruitore di rap, attualmente collabora come project manager per l'etichetta discografica DIGA Records ed è autore per le riviste cartacee musicali L'Olifante e SMMAG! Nel 2023 ha pubblicato il saggio "Il mutamento delle subculture, dai teddy boy alla scena trap" per la casa editrice milanese Meltemi.

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