New Hope e Lambertville, le mete natalizie che in realtà sono una meta sola

Un ponte pedonale sul fiume Delaware unisce due piccoli centri di stati diversi in un unico percorso tra eventi stagionali, treni storici e turismo di prossimità

New Hope è una cittadina della Pennsylvania affacciata sul fiume Delaware, nota da decenni come meta di turismo di prossimità per chi vive tra New York, New Jersey e Filadelfia. Fondata nel XVIII secolo e sviluppatasi come porto fluviale e centro commerciale regionale, conserva una struttura urbana compatta e un patrimonio architettonico che l’ha resa, nel tempo, una delle small towns più frequentate del Nord-Est degli Stati Uniti, soprattutto nei fine settimana.

Uno degli elementi che distingue New Hope è il legame fisico e funzionale con Lambertville, nel New Jersey, collegata da un ponte pedonale sul Delaware. Le due cittadine formano di fatto un unico centro visitabile a piedi, con una continuità di gallerie d’arte, negozi indipendenti, ristoranti e caffè lungo le rispettive Main Street. Questo assetto, raro nell’area, permette ai visitatori di muoversi senza auto tra due stati diversi, rendendo l’esperienza particolarmente accessibile anche durante i mesi invernali.

Nel periodo natalizio, tra fine novembre e dicembre, l’offerta turistica si concentra soprattutto intorno alla New Hope Railroad, una ferrovia storica attiva dal 1891. La compagnia organizza corse tematiche come il North Pole Express, rivolto principalmente alle famiglie, con animazione a bordo, bevande calde e la presenza di figuranti nei panni di Babbo Natale. In alcune date selezionate viene utilizzata anche la locomotiva a vapore n. 40, restaurata e rimessa in funzione per eventi speciali, che attraversa le aree rurali della Bucks County. Le partenze avvengono dalla stazione storica, oggi integrata nel tessuto commerciale del centro.

Nei dintorni di New Hope si concentrano altre iniziative stagionali che contribuiscono a rendere l’area una destinazione natalizia strutturata. A Lahaska, a circa 15 minuti di auto, Peddler’s Village ospita ogni anno un allestimento luminoso che supera il milione di luci e una mostra di oltre cento case di pan di zenzero realizzate artigianalmente, visitabile gratuitamente fino a gennaio. A Yardley, Shady Brook Farm propone invece un percorso automobilistico di circa tre chilometri con installazioni luminose, affiancato da attività collaterali come giri in carrozza, aree con falò e punti ristoro temporanei.

Anche l’offerta gastronomica segue una programmazione stagionale. Strutture storiche come il Logan Inn, attivo dal Settecento, ospitano durante le festività format temporanei ispirati ai Christmas bar, mentre ristoranti come Stella of New Hope o The Salt House, ricavato da una taverna del 1751, puntano su menù invernali e spazi riscaldati all’aperto affacciati sul fiume. Si tratta di locali già noti nel circuito turistico regionale, che nel periodo natalizio registrano un aumento significativo delle presenze.

Sul piano culturale, un ruolo centrale è svolto dal Bucks County Playhouse, teatro storico riaperto nel 2012 dopo un lungo restauro. Durante le festività propone produzioni a tema natalizio, come musical e spettacoli per famiglie, inseriti in una programmazione che richiama pubblico anche da fuori stato. Accanto agli eventi ufficiali, il flusso di visitatori si distribuisce tra mercati coperti come il Ferry Market e negozi indipendenti specializzati in oggettistica e vintage, particolarmente frequentati nel periodo pre-festivo.

La combinazione di accessibilità, dimensioni contenute e offerta concentrata ha reso New Hope una destinazione ricorrente per brevi soggiorni invernali, soprattutto per chi parte da Manhattan o dal New Jersey centrale. La distanza contenuta – circa due ore da New York – e la presenza di attrazioni distribuite su più comuni limitrofi contribuiscono a rendere l’area una meta stagionale consolidata nel panorama turistico del Nord-Est.

Immagine di Francesco Caroli

Francesco Caroli

Francesco Caroli, nato a Taranto, ha iniziato a scrivere di musica e cultura per blog e testate online nel 2017. È autore per le riviste cartacee musicali L'Olifante e SMMAG! e caporedattore per IlNewyorkese. Nel 2023 ha pubblicato il saggio "Il mutamento delle subculture, dai teddy boy alla scena trap" per la casa editrice milanese Meltemi.

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