Come siamo arrivati a festeggiare capodanno a Times Square

Quella del conto alla rovescia all'incrocio più famoso del mondo è una tradizione più che centenaria, nata dall'intuizione del proprietario del New York Times

Ogni anno, milioni di persone si riuniscono a Times Square, fisicamente o attraverso lo schermo, per celebrare l’arrivo del nuovo anno. L’iconico conto alla rovescia, culminato nella discesa della celebre sfera luminosa, è diventato un simbolo universale del Capodanno. Ma com’è iniziata questa tradizione?

Prima che Times Square diventasse il cuore pulsante del Capodanno, i newyorkesi si radunavano presso la Trinity Church per una cerimonia più intima: “ring out the old, ring in the new” era il mantra con cui salutavano l’anno passato e accoglievano quello nuovo. La svolta avvenne nel 1904, quando Adolph Ochs, proprietario del New York Times, decise di spostare le celebrazioni nella piazza antistante la nuova sede del giornale, appena inaugurata. Il suo obiettivo era chiaro: trasformare Times Square in un simbolo di modernità e vitalità.

Adolph Ochs su un francobollo degli anni Settanta | via Shutterstock

Il primo grande raduno ufficiale a Times Square risale al 1907, anno in cui fu introdotta la prima versione della famosa sfera luminosa. Realizzata in ferro e legno, pesava oltre 300 chilogrammi ed era illuminata da 100 lampadine. Anche questa fu un’idea di Ochs, dopo l’ordinanza che vietò l’utilizzo di fuochi d’artificio per i festeggiamenti di quell’anno. Dal 1907, la sfera non ha mai abbandonato il suo ruolo.

Curiosamente, l’idea del “time-ball” non è nata a New York, ma trova origine nel Royal Observatory di Greenwich, nel Regno Unito, nel 1833. L’innovazione tecnologica del tempo serviva per segnalare l’ora precisa ai marinai, un concetto che New York ha trasformato in una festa globale. Nel corso degli anni, la sfera ha subito molteplici restyling, passando dall’alluminio al cristallo Waterford, fino alla versione high-tech del nuovo millennio, illuminata da migliaia di LED.

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E poi c’è la musica. Sin dagli anni ’20, Times Square è stata animata da spettacoli di artisti famosi, che contribuiscono a rendere unica la notte di Capodanno. Negli ultimi decenni, la festa ha accolto performance di icone globali come Frank Sinatra, Mariah Carey e Taylor Swift, trasformando la festa in un vero e proprio evento mondiale.

Tuttavia, la celebrazione ha subito alcune interruzioni durante la sua storia centenaria: ad esempio, venne indetta una pausa durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1942 e 1943, quando i festeggiamenti lasciarono spazio ad un momento di silenzio a mezzanotte. In tempi più recenti, invece, è stata la pandemia da COVID-19 a dettare le regole, con l’immagine di Times Square praticamente vuota.

Times Square quasi vuota durante la mezzanotte del 31 dicembre 2020 | via Shutterstock

Un’altra curiosità riguarda il pubblico presente. Per assicurarsi un buon posto a Times Square è necessario arrivare con molte ore di anticipo, spesso rinunciando al comfort, al cibo e anche ai servizi igienici. Le temperature gelide non scoraggiano le centinaia di migliaia di partecipanti, che affrontano comunque il freddo armati di entusiasmo e spirito di comunità.

Non tutti gli anni, però, sono stati festeggiati senza incidenti. Nel 1907, quando la sfera fece il suo debutto, il pubblico rimase talmente affascinato che si formarono folle così dense da rendere difficoltoso il ritorno a casa. L’episodio spinse le autorità a migliorare l’organizzazione della sicurezza negli anni successivi, rendendo poi l’evento più sicuro e accessibile per tutti.

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