Il Music Hall of Williamsburg chiuderà alla fine del 2026, e la notizia non riguarda solo la fine di un locale. Con la perdita del contratto di affitto del 66 di North Sixth Street, confermata da The Bowery Presents in una comunicazione interna diffusa il 17 dicembre, si chiude uno dei passaggi più ricorrenti della musica indipendente a New York degli ultimi vent’anni: una sala da 650 posti che ha intercettato diversi artisti poco prima del salto verso platee molto più grandi.
Aperto nel settembre del 2007, il Music Hall of Williamsburg è stato uno dei primi club a scommettere su Williamsburg quando l’area stava vivendo una fase di trasformazione culturale e urbanistica. In quegli anni il quartiere di North Brooklyn iniziava ad attirare artisti, creativi e nuovi residenti, e l’apertura del locale contribuì a consolidarne il ruolo come polo della musica indipendente a New York, affiancandosi ad altri spazi storici della scena live cittadina.
Nel tempo il palco del Music Hall è diventato un passaggio quasi obbligato per artisti in rapida ascesa. Qui si sono esibiti, tra gli altri, Mumford and Sons, Tame Impala, Kendrick Lamar, Ed Sheeran, Tyler, The Creator, Brandi Carlile, The xx, The Weeknd, Robyn, Disclosure, The War on Drugs, King Gizzard and the Lizard Wizard, Phoebe Bridgers, IDLES, Maggie Rogers e Fred again.. Molti di questi concerti risalgono a fasi iniziali delle rispettive carriere, quando il pubblico era ancora limitato a poche centinaia di persone.
La chiusura, dunque, non è legata a un calo di pubblico o di attività. Nella comunicazione diffusa dalla società si legge infatti che il contratto di affitto non verrà rinnovato e che l’utilizzo dell’edificio terminerà con la conclusione del 2026. Il Music Hall of Williamsburg continuerà comunque a programmare concerti con un calendario completo fino alla fine del prossimo anno, mantenendo invariata l’attività.
Negli ultimi anni locali storici e sale da concerto di media capienza hanno spesso dovuto ridimensionarsi o chiudere a causa dell’aumento dei costi e dei cambiamenti nella destinazione d’uso degli edifici, anche quando l’attività restava economicamente sostenibile, e soprattutto in quartieri come Williamsburg soggetti a forti pressioni immobiliari. Al momento non sono stati annunciati piani concreti per una nuova sede, ma The Bowery Presents ha comunque fatto sapere di voler continuare a investire nella musica dal vivo e nello sviluppo di nuovi spazi per artisti e pubblico, come già avvenuto in passato con altri locali della città.




