La polizia di New York sta ricostruendo i movimenti di un uomo di 20 anni morto giovedì sera dopo uno scontro armato con gli agenti nell’Upper East Side. L’episodio ha coinvolto un edificio residenziale, un mini-market e l’ingresso del Mount Sinai Hospital, generando una serie di interventi in rapida successione tra Madison Avenue e le strade vicine. Secondo quanto riferito dal NYPD, il giovane era stato visto poco prima in un ascensore di un palazzo di Madison Avenue, dove avrebbe mostrato una pistola a un altro residente, senza però sparare.
Poco dopo, l’uomo è entrato in una bottega alimentare della zona, dove – secondo la ricostruzione della polizia – avrebbe minacciato un dipendente e chiesto di contattare il 911, aggiungendo riferimenti a un possibile attacco a un ospedale. Dal negozio si sarebbe poi allontanato con il telefono del dipendente, dirigendosi verso il Mount Sinai. Lì, stando alle informazioni diffuse dagli investigatori, avrebbe lasciato l’arma a terra vicino a un albero, per poi rientrare nell’edificio e incontrare un agente fuori servizio impegnato nel servizio di sicurezza. Nel tentativo di allontanarlo, sarebbe nato un confronto fisico, terminato con la fuga del ventenne che avrebbe recuperato la pistola e proseguito a sud su Madison Avenue.
Il contatto finale è avvenuto tra East 95th e East 96th Street, quando una pattuglia del 19° distretto ha intercettato il sospetto. Il NYPD sostiene che il giovane abbia aperto il fuoco verso gli agenti mentre alcune persone stavano scendendo da un autobus della MTA. Gli agenti hanno risposto sparando e colpendo il ventenne, poi trasferito al Mount Sinai dove è stato dichiarato morto. Gli agenti coinvolti sono stati portati in ospedale per accertamenti e la polizia afferma di aver recuperato l’arma. Le indagini proseguono per chiarire la sequenza precisa dei fatti.





