L’Unione Europea ha iniziato a registrare i dati biometrici dei viaggiatori stranieri

ChatGPT ha detto: Dal 12 ottobre è operativo l’EES, il nuovo sistema digitale che sostituisce i timbri sui passaporti e raccoglie impronte e scansioni facciali di chi entra nell’area Schengen per brevi soggiorni

Dal 12 ottobre è entrato ufficialmente in vigore il nuovo Sistema di ingresso/uscita (Entry/Exit System, abbreviato EES) dell’Unione Europea, che introdurrà un metodo automatizzato di controllo dei confini per i viaggiatori provenienti da Paesi terzi. Il sistema, pensato per sostituire i timbri manuali sui passaporti, registrerà digitalmente gli ingressi e le uscite dai Paesi dell’area Schengen, raccogliendo dati biometrici come impronte digitali e immagini facciali. L’obiettivo è velocizzare i controlli e migliorare la sicurezza, ma la piena attuazione del sistema è prevista soltanto per l’aprile 2026.

L’EES riguarda chi entra nell’Unione Europea per brevi soggiorni, fino a 90 giorni in un periodo di 180, e si applica a 29 Paesi, tra cui Italia, Francia, Germania, Spagna e Svizzera. Per i viaggiatori che accedono per la prima volta al sistema sarà necessario fornire una scansione del volto e le impronte digitali; per chi è già registrato, invece, basterà confermare le informazioni. La raccolta avverrà ai valichi di frontiera terrestri, aerei e marittimi, e sostituirà gradualmente i controlli manuali finora in uso.

Il sistema non deve essere confuso con l’ETIAS, l’autorizzazione elettronica di viaggio che entrerà in vigore successivamente e che richiederà una registrazione preventiva online. L’EES, invece, si limita a registrare automaticamente i movimenti di entrata e uscita, consentendo alle autorità di monitorare con maggiore precisione i periodi di permanenza dei visitatori e individuare eventuali soggiorni oltre i limiti consentiti. Chi supera il limite dei 90 giorni rischia di essere rimpatriato in base alla Direttiva sui rimpatri del 2008 e di incorrere in un divieto di reingresso.

Secondo la Commissione Europea, i dati raccolti dall’EES includono quelli contenuti nel passaporto, la data e il luogo di ingresso e di uscita, l’immagine del volto e le impronte digitali. Sono inoltre registrati eventuali rifiuti d’ingresso. Le informazioni saranno conservate in un archivio centralizzato, accessibile alle autorità di frontiera dei Paesi membri. L’UE specifica che il sistema è conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e che i viaggiatori potranno chiedere la correzione di eventuali errori o la cancellazione dei propri dati in caso di trattamento illecito.

Per utilizzare i chioschi automatici e i sistemi self-service sarà necessario disporre di un passaporto biometrico, mentre quelli tradizionali resteranno validi ma richiederanno il controllo da parte di un agente. L’introduzione dell’EES rappresenta uno dei passaggi principali verso la digitalizzazione dei confini europei, un processo che mira a uniformare le procedure di ingresso e a migliorare la gestione dei flussi di viaggio in vista dell’avvio, nei prossimi anni, del sistema ETIAS.

Immagine di Francesco Caroli

Francesco Caroli

Francesco Caroli, nato a Taranto, ha iniziato a scrivere di musica e cultura per blog e testate online nel 2017. È autore per le riviste cartacee musicali L'Olifante e SMMAG! e caporedattore per IlNewyorkese. Nel 2023 ha pubblicato il saggio "Il mutamento delle subculture, dai teddy boy alla scena trap" per la casa editrice milanese Meltemi.

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