È morto a 67 anni Cesare Paciotti, imprenditore e stilista marchigiano, conosciuto a livello internazionale per aver fondato il marchio di calzature di lusso che porta il suo nome. Il decesso è avvenuto domenica 12 ottobre nella sua abitazione di Civitanova Alta, in contrada Cavallino, a causa di un malore improvviso. I soccorsi, allertati dai familiari, non hanno potuto fare nulla per rianimarlo.
Paciotti era una figura di rilievo nel panorama del Made in Italy, in particolare nel settore delle calzature e degli accessori di lusso. L’azienda che fondò nel 1980, dopo aver rilevato l’attività di famiglia avviata dal padre Giuseppe nel 1948, divenne un marchio riconosciuto a livello mondiale. Simbolo del brand era il pugnale, un logo diventato nel tempo iconico. Accanto a lui nella gestione dell’impresa c’è sempre stata la sorella Paola, mentre il ruolo creativo era interamente suo.
La formazione di Paciotti passava dal DAMS di Bologna, dove aveva studiato Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, prima di viaggiare all’estero e consolidare la sua visione internazionale del design. Rientrato in Italia, diede all’azienda un’impronta fortemente estetica e riconoscibile, puntando su collezioni caratterizzate da un’immagine audace e distintiva. Le sue scarpe e i suoi accessori sono stati indossati da numerose celebrità, contribuendo a rafforzare il legame tra moda italiana e cultura pop.
Oltre alle calzature, il marchio Cesare Paciotti comprendeva linee di borse e gioielli, tra cui “Cesare Paciotti Jewels”, e la linea “Cesare Paciotti 4US”, più orientata al casual e allo sportswear. Negli anni, l’azienda aveva ampliato la propria presenza sui mercati internazionali, con boutique in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente, rappresentando una delle realtà italiane più note nel settore del lusso.
Paciotti lascia due figli, Ludovica e Giuseppe, nati dal primo matrimonio, e una bambina di tre anni dal secondo. Negli ultimi anni aveva vissuto sempre nella sua città natale, mantenendo un legame costante con le Marche, dove la produzione dell’azienda era rimasta radicata.
