Innovare nel settore della propulsione spaziale puntando sulla sostenibilità è il cuore della missione di MIPRONS, società italiana fondata da Angelo Minotti nel 2019, pochi mesi prima della pandemia. Intervenuto ai microfoni de ilNewyorkese nel podcast “Ritratti” di Claudio Brachino, Minotti ha illustrato come la sua azienda stia sviluppando un rivoluzionario sistema di propulsione spaziale che utilizza l’acqua come propellente per produrre idrogeno e ossigeno, «la coppia chimica più performante esistente», tramite l’elettrolisi.
Questa innovazione, oltre a garantire prestazioni elevate, offre una valida alternativa ai propellenti tradizionali, molti dei quali oggi sono in via di dismissione a causa della loro tossicità: «La sostenibilità è un tema estremamente importante anche nello spazio. Negli ultimi 10-15 anni, si è spinto sempre di più in questa direzione. Siamo la prima realtà in Italia, tra le poche in Europa e una delle quattro al mondo a sviluppare un propulsore spaziale che usa l’elettrolisi di acqua».
La tecnologia di MIPRONS permette di caricare acqua sulla Terra e, una volta raggiunta l’orbita, separarla attraverso l’elettrolisi in idrogeno e ossigeno. «L’elettrolisi è un processo noto, ma l’innovazione che abbiamo apportato sta nell’utilizzo di una particolare camera di combustione. Attualmente la nostra tecnologia è protetta da cinque brevetti internazionali, già rilasciati anche in Europa, un risultato importantissimo che ci distingue dai nostri competitors».
La startup, che ha sede principale a Colleferro e ha già una filiale operativa a Singapore, guarda con attenzione al panorama internazionale per espandere il proprio know-how tecnologico e commerciale. «Singapore rappresenta una realtà estremamente attenta all’alta tecnologia. Abbiamo già avviato programmi di scambio per dottorati di ricerca, finanziati anche dalla MIPRONS in Italia», ha spiegato Minotti, sottolineando come la collaborazione internazionale sia cruciale. «È importante sia per allargare il mercato, sia per mantenere alto il livello tecnologico tramite collaborazioni con realtà di ricerca avanzata. Noi siamo una realtà nata sfruttando la nostra capacità intellettuale e, dopo la realizzazione del prototipo, dovremo affrontare anche la fase industriale».
Il ruolo delle istituzioni pubbliche per lo sviluppo internazionale di MIPRONS è certamente centrale: «Il rapporto è sicuramente di reciproco beneficio», ha sottolineato Minotti. «Noi dobbiamo molto all’ICE, grazie al quale siamo entrati in programmi internazionali in Asia, negli Stati Uniti e negli Emirati».
Un altro passo significativo sarà l’apertura di una sede negli Stati Uniti entro la fine dell’anno, probabilmente in Texas, California o Florida. «Dialogheremo con clienti e istituzioni, compresa la NASA, con cui abbiamo già contatti continui», ha rivelato Minotti.
Il mercato statunitense offre opportunità uniche grazie alla rapidità con cui vengono sviluppati e applicati nuovi concetti tecnologici. Nonostante ciò, «dal punto di vista delle conoscenze tecniche e scientifiche, l’Italia non è seconda a nessuno».
MIPRONS vanta inoltre una partnership prestigiosa con Roberto Vittori, astronauta italiano di grande esperienza internazionale, già addetto spaziale a Washington, con diverse missioni sulla Soyuz e lo Shuttle. L’incontro tra MIPRONS e Vittori è avvenuto a Singapore: «Lui sostiene il riutilizzo delle risorse in situ per l’esplorazione spaziale, e quando ha conosciuto la nostra tecnologia, è subito scattata la collaborazione. È un orgoglio averlo nel nostro team».
Minotti e la sua azienda guardano con interesse anche alla visione pionieristica di Elon Musk, che «ha cambiato radicalmente l’approccio tecnologico verso lo spazio, dimostrando quanto velocemente una realtà privata possa decidere e innovare. Lui immagina una vita sulla Luna come avamposto per Marte nei prossimi anni. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di dare il nostro contributo».