Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Diritto e cittadinanza: il ponte tra Italia e Stati Uniti

L’avvocato Alessandro Mignacca spiega nel podcast "Ritratti" de ilNewyorkese le sfide e le opportunità per gli italiani all’estero

L’avvocato Alessandro Mignacca è esperto di internazionalizzazione delle imprese e tutela dei diritti degli italiani all’estero. Con lui abbiamo affrontato il tema dell’evoluzione del diritto in rapporto alla mobilità degli italiani, tra riconoscimento della cittadinanza e tutela giuridica per le comunità all’estero.

Avvocato, perché ha scelto di specializzarsi in immigrazione e cittadinanza?

«Sono un avvocato con un’esperienza consolidata nell’internazionalizzazione delle imprese tra Sud e Nord America. Negli anni, il mio lavoro mi ha portato a un crescente coinvolgimento con la comunità italiana all’estero, specializzandomi in tematiche di immigrazione, cittadinanza e tutela dei diritti degli italiani residenti fuori dai confini nazionali. L’obiettivo del mio studio è garantire un accesso equo al diritto per tutti coloro che vantano un legame con l’Italia, sia per nascita che per discendenza.»

La storia dell’emigrazione italiana è lunga e complessa. Quali sono i numeri e le dinamiche attuali di questa realtà?

«L’Italia è da sempre un paese di emigranti. Oggi contiamo circa 80 milioni di oriundi italiani nelle Americhe. Le principali ondate migratorie hanno avuto come destinazione il Sud America nella seconda metà dell’Ottocento e gli Stati Uniti tra il 1900 e il 1920. Questa migrazione ha creato una rete solida di italiani all’estero, molti dei quali cercano ancora oggi di mantenere vivo il legame con il proprio paese d’origine.»

Dal punto di vista giuridico, quali sono stati i principali cambiamenti nel riconoscimento della cittadinanza italiana?

«Fino al 1992, l’Italia non permetteva la doppia cittadinanza. Questo ha comportato che molti italiani naturalizzati in altri paesi perdessero automaticamente la cittadinanza italiana. Per i discendenti, nati all’estero, da emigrati italiani che non hanno mai richiesto altra cittadinanza, pertanto, continua ad applicarsi il diritto iure sanguinis dando loro la possibilità di essere riconosciuti cittadini italiani. Tuttavia, esistono ancora lacune, come per le donne italiane che, prima del 1948, non potevano trasmettere la cittadinanza ai propri figli, un aspetto corretto solo attraverso sentenze della Cassazione.»

Il rapporto tra italiani e Stati Uniti sta vivendo una nuova fase politica ed economica. Come influisce il contesto attuale sulla comunità italiana?

«La comunità italo-americana è profondamente radicata negli Stati Uniti e ha un forte senso di appartenenza. I rapporti tra i due paesi restano solidi, con accordi e canali privilegiati che facilitano la mobilità. Per chi oggi vuole trasferirsi, l’accesso alla cittadinanza italiana può rappresentare un vantaggio competitivo, sia per motivi personali che lavorativi.»

In quali zone del mondo esercita la sua attività?

«Lavoriamo tra Italia, Brasile, Argentina e Stati Uniti, con uffici in Florida e New Jersey. Il nostro obiettivo è fornire supporto legale non solo agli italiani residenti all’estero, ma anche ai discendenti che desiderano acquisire la cittadinanza italiana. Collaboriamo con le istituzioni consolari per facilitare le procedure burocratiche e garantire un accesso equo ai servizi.»

L’italianità non si esaurisce nella cittadinanza, ma si estende alla cultura e all’identità. Come si mantiene vivo questo legame tra italiani e italici?

«Gli italiani all’estero, pur acquisendo cittadinanze diverse, conservano un legame forte con le proprie radici. Anche chi nasce negli Stati Uniti da antenati italiani continua a sentirsi legato alla cultura italiana, alle tradizioni, alla lingua e ai valori del nostro paese. Questo fenomeno, che definiamo “italicità”, rappresenta un’opportunità di espansione per l’Italia, non solo sul piano culturale ma anche economico e commerciale.»

Come si sta evolvendo il diritto rispetto alla mobilità globale degli italiani?

«Il diritto deve adattarsi ai cambiamenti della società. La globalizzazione ha reso necessaria una revisione delle norme sulla cittadinanza, come dimostrano le recenti modifiche. L’Italia ha riconosciuto l’importanza della doppia cittadinanza solo negli anni ’90, e oggi continuiamo a vedere evoluzioni che favoriscono la connessione tra il nostro paese e gli italiani all’estero. Tuttavia, restano ancora delle sfide normative che dovranno essere affrontate nei prossimi anni.»

Quali sono i prossimi passi del suo studio legale?

«Continueremo a lavorare per facilitare l’accesso alla cittadinanza italiana, sostenendo gli italiani nel mondo e i loro discendenti. A breve avvieremo nuove iniziative negli Stati Uniti, con una particolare attenzione a Miami e New York, per migliorare il supporto legale alle comunità italiane.»

Picture of Claudio Brachino

Claudio Brachino

Giornalista, saggista ed editorialista italiano. Laureato in Lettere, passione per il teatro, ha scritto con De Filippo e Michalkov. Poi 32 anni in Fininvest e Mediaset, dove è stato vicedirettore ed anchor di Studio aperto , 2 volte direttore di Videonews, la fabbrica dei format, direttore di Sport Mediaset e di Radio Montecarlo news. Inoltre, ha diretto per due anni il Settimanale, magazine cartaceo e web sulle Pmi, ha scritto per il Tempo e il Giornale, ora è editorialista del Multimediale di Italpress, opinionista tv per Rai e La7 e direttore editoriale di Good Morning Italy. Da poco ha firmato una collaborazione per lo sport del circuito Netweek.

Condividi questo articolo sui Social

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Twitter

Post Correlati

Ritorna il camping di lusso Governors Island

Se stai cercando una fuga perfetta dalla frenesia della città senza allontanarti troppo, Governors Island potrebbe essere la tua destinazione ideale. E se desideri trasformare questa breve fuga in un’esperienza indimenticabile, Collective Retreats è pronto ad accoglierti con le sue

Leggi Tutto »
Torna in alto