Console a fine 2024 lei ha scritto una bella lettera aperta agli italiani e agli italici che vivono a New York: mi restituisce il senso di questa lettera?
«La lettera di fine anno è ormai una consuetudine che abbiamo introdotto qualche anno fa. Si tratta di uno dei mezzi con cui cerchiamo di comunicare con gli italiani, poiché una delle sfide più grandi non è solo rafforzare i servizi, ma anche informare gli italiani su come li abbiamo migliorati, spiegando come possano accedervi più facilmente, evitare malintesi e semplificare la loro quotidianità. La lettera è stata dunque concepita come uno strumento di comunicazione, anche se, purtroppo, non raggiunge tutti i quasi centodiecimila iscritti del Tri-State, ma solo coloro che, al momento della registrazione, hanno condiviso il proprio indirizzo email.
Questo aspetto introduce un tema importante: siamo ormai in un’epoca in cui le nuove generazioni di italiani iniziano a prevalere sulle vecchie. Si tratta spesso di italiani con alti livelli di istruzione che, ogni anno, approdano a New York per entrare a far parte di un’élite del Paese, attiva nei settori della ricerca, del business, della finanza e della cultura. Tuttavia, anche con queste giovani generazioni, la mia esperienza mostra l’importanza di informare ed educare, per abituarli a utilizzare i canali digitali e a usufruire più efficacemente dei servizi consolari».
Console, che significato ha l’Italian Heritage Night per la comunità italiana di New York?
«L’Italian Heritage Night è un’iniziativa che nasce anni fa da un’agenzia italiana, la IBBL. Inizialmente l’abbiamo messa in contatto con associazioni italo-americane, la Municipalità e lo Stato di New York. Da questa collaborazione è nato un torneo di pallacanestro che, nel suo primo anno, si è svolto nei playground di New York, nelle strade, e ha visto una prestigiosa inaugurazione al Barclays Center, sede dei Brooklyn Nets. Anche quest’anno l’evento si terrà nel palazzetto dello sport di Brooklyn e sarà collegato alla partita dei Brooklyn Nets. È anche prevista un’iniziativa, l’Italian Heritage Night, che coinvolgerà numerosi rappresentanti dell’associazionismo italiano e italo-americano. Per noi è un’occasione speciale di diplomazia dello sport, tema che negli ultimi anni ha acquisito un’importanza crescente, grazie all’attenzione del Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Lo sport come strumento di promozione dell’Italia, dei sui talenti, dei suoi territori e, più in generale, della crescita economica. Oltretutto, si tratta di un evento che celebra lo spirito di comunità tra italiani e italo-americani che si ritrovano in un luogo iconico come il Barclays Center».
Lo sport sembra avere un ruolo centrale nella sua attività diplomatica.
«Lo sport è un mezzo straordinario di comunicazione globale, capace di rafforzare i legami tra culture e popoli. Eventi come questo ci permettono anche di coinvolgere le nuove generazioni. Il basket non ha il potenziale del calcio quale ponte tra Italia e Stati Uniti (anche quale fonte di investimenti americani), ma certo è tra gli sport più popolari negli USA e merita tanta attenzione ».
Dalle sue parole sembra che abbia una passione per il basket.
«Sì, il basket è sempre stato una parte importante della mia gioventù. Da ragazzo giocavo a livello competitivo in Sicilia e ho avuto la fortuna di partecipare a provini per squadre come la Benetton Treviso. Sono stato una classica “promessa mancata”! Non ho più giocato per tanti anni. Con l’arrivo di IBBL abbiamo creato una squadra del Consolato Generale per partecipare ai tornei annuali e mobilitare la partecipazione di altre squadre. Il basket mi ha insegnato molto, dalla disciplina al lavoro di squadra».
Cosa si aspetta dalla serata al Barclays Center?
«Sarà un evento emozionante e divertente, un’occasione per celebrare il nostro orgoglio italiano e rafforzare i legami tra la comunità italiana e quella americana».
In America sta crescendo molto il calcio e tanti americani stanno investendo nella nostra Serie A.
«Qui la pallacanestro è uno degli sport principali, ma il calcio sta crescendo, come giustamente osservava. A settembre scorso, abbiamo organizzato un evento presso il Consolato, alla presenza del Ministro Tajani. Era presente anche la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, insieme a presidenti americani di squadre italiane: c’erano i presidenti del Milan, dell’Atalanta e del Parma, e dirigenti del Fondo Oaktree, proprietario di Inter. Qual era il senso di quell’evento? Constatare con soddisfazione come il calcio sia anche uno strumento di investimenti dall’America verso l’Italia: investimenti significa poi infrastrutture, ovviamente, oltre che sostenibilità finanziaria della Serie A. ».