Il sindaco di New York, Eric Adams, ha recentemente annunciato misure severe contro i clienti morosi del servizio idrico, nel tentativo di contrastare i grandi proprietari immobiliari che truffano i contribuenti cittadini. Tuttavia, uno dei principali debitori è lo Stato di New York stesso. Secondo una lista interna della città ottenuta dal New York Times, i primi tre clienti morosi sono la Metropolitan Transportation Authority (M.T.A.), il Riverbank State Park e la Port Authority di New York e New Jersey, che insieme accumulano debiti per 76,5 milioni di dollari.
In totale, la città di New York è in credito di circa 1 miliardo di dollari per pagamenti arretrati relativi a servizi idrici e di acque reflue. Questi debiti non solo pesano sulle finanze della città, ma potrebbero anche portare a un aumento delle tariffe per i residenti che pagano regolarmente le bollette. Le entità statali, tra cui la M.T.A. e la Port Authority, hanno contestato l’entità dei loro debiti, citando la mancanza di contatori d’acqua in molte delle loro strutture e l’impatto della pandemia di COVID-19 sull’uso dell’acqua.
Durante la pandemia, diverse agenzie governative hanno interrotto il pagamento delle bollette, aggravando ulteriormente la situazione finanziaria del sistema idrico della città. Le controversie sui debiti vedono coinvolti anche il Dipartimento dei Parchi Statali e la città di New York, che non sono d’accordo su chi debba pagare per i servizi idrici al Riverbank State Park. La città conta su questi pagamenti per mantenere e migliorare il suo vasto sistema idrico e fognario, reso ancora più critico dalle sfide poste dai cambiamenti climatici.
Per risolvere questi problemi, la città sta installando contatori d’acqua in alcune strutture e ha avviato discussioni con le agenzie statali per regolare i loro saldi. Tuttavia, l’amministrazione Adams ha mantenuto un approccio severo verso i debitori privati, reintroducendo la vendita di privilegi per i proprietari con bollette non pagate, una mossa che potrebbe mettere a rischio le case di molti newyorkesi in difficoltà. La situazione rimane tesa, con critiche che arrivano anche dai membri del Water Board, nominati dal sindaco, che chiedono di rescindere i pagamenti dell’affitto imposti al board per l’utilizzo dei sistemi idrici e fognari della città.