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Lo sciopero degli attori contro le aziende videoludiche

Le aziende coinvolte nello sciopero includono nomi di spicco come Activision Blizzard, WB Games ed Electronic Arts. Questi colossi dell'intrattenimento, insieme ad altre sette società, sono coperti da un accordo sui media interattivi scaduto a novembre 2022

Il sindacato SAG-AFTRA, che rappresenta circa 160.000 attori, ha annunciato giovedì un nuovo sciopero, questa volta rivolto alle aziende videoludiche che utilizzano le immagini e le voci degli attori nei videogiochi. La decisione segue lo sciopero dell’anno scorso contro gli studi televisivi e cinematografici. Lo sciopero avrà inizio alle 12:01 del mattino di venerdì, ora del Pacifico, dopo oltre un anno e mezzo di negoziati infruttuosi.

Le aziende coinvolte nello sciopero includono nomi di spicco come Activision Blizzard, WB Games ed Electronic Arts. Questi colossi dell’intrattenimento, insieme ad altre sette società, sono coperti da un accordo sui media interattivi scaduto a novembre 2022, con un’estensione dell’accordo terminato l’estate scorsa. I giochi già in produzione a settembre 2023, inclusi quelli live service come Fortnite, non saranno soggetti a questo ordine di sciopero.

Le richieste di SAG-AFTRA sono chiare e rispecchiano quelle avanzate l’anno scorso agli studi televisivi e cinematografici: salari più alti e maggiori protezioni lavorative contro l’abuso dell’intelligenza artificiale. Fran Drescher, presidente del sindacato, ha espresso con fermezza la posizione degli attori: “Non accetteremo un contratto che permetta alle aziende di abusare dell’I.A. a discapito dei nostri membri. Basta è basta.” Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo e negoziatore capo del sindacato, ha sottolineato la necessità di un trattamento equo, affermando che è “sorprendente che questi studi di videogiochi non abbiano imparato nulla dalle lezioni dell’anno scorso.”

Oltre alle questioni economiche, il sindacato chiede anche miglioramenti nella sicurezza sui set di registrazione, come la presenza obbligatoria di un medico. Il consorzio delle aziende videoludiche ha risposto con una dichiarazione, esprimendo delusione per la scelta del sindacato di abbandonare i negoziati proprio quando sembrava vicino un accordo. Le aziende affermano che l’offerta fatta risponde direttamente alle preoccupazioni di SAG-AFTRA, includendo protezioni significative contro l’I.A. avendo trovato un accordo su 24 delle 25 proposte, compresi gli aumenti salariali storici e le disposizioni di sicurezza aggiuntive.

Il precedente sciopero di SAG-AFTRA contro le aziende di videogiochi, risalente al 2016, durò quasi un anno ma ebbe un impatto limitato sui franchise già affermati. I videogiochi di grande successo richiedono spesso anni per essere sviluppati e prodotti, quindi l’effetto di uno sciopero potrebbe non essere particolarmente ai consumatori per molto tempo. Tuttavia, questa nuova azione sindacale mette in luce le tensioni crescenti tra creativi e industria riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale, una questione che diventa sempre più centrale nel mondo dell’intrattenimento digitale.

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