Per la prima volta, nella giornata di ieri 22 settembre, la lingua italiana ha risuonato tra le maestose navate di uno dei simboli più iconici della fede cattolica in America, la Cattedrale di San Patrizio, grazie alla messa officiata da Don Luigi Portarulo.
Una cerimonia carica di significato che ha visto la partecipazione di figure importanti come l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e il Console Generale di New York, Fabrizio Di Michele, ma soprattutto con la presenza di oltre 1500 italiani, raccolti in un’atmosfera di sacra comunione e identità condivisa.
Il momento più toccante è stato senza dubbio l’esibizione dei bambini della Scuola d’Italia Guglielmo Marconi, che con il loro canto liturgico hanno commosso il pubblico, dando voce ad un legame che va oltre l’oceano. È stato un attimo sospeso nel tempo, tra nostalgia delle radici e orgoglio per il contributo italiano alla vita di New York. Non si è trattato di una semplice messa, insomma, ma di un riconoscimento pubblico del ruolo fondamentale che gli italiani hanno giocato nella storia di questa città.