Joe Biden ha un cancro alla prostata molto aggressivo

Il tumore è in stadio avanzato e ha già raggiunto le ossa, ma secondo i medici risponde alla terapia ormonale e può essere gestito

L’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden è stato diagnosticato con una forma aggressiva di cancro alla prostata che si è già diffusa alle ossa. La notizia è stata diffusa domenica attraverso un comunicato del suo ufficio, che ha precisato come la malattia sia stata scoperta dopo alcuni sintomi urinari riferiti da Biden. I medici hanno individuato un piccolo nodulo alla prostata e stabilito che il tumore presenta un punteggio Gleason di 9, uno dei più alti nella scala di classificazione dell’aggressività del cancro prostatico.

Il cancro è attualmente in stadio 4, con metastasi ossee. Secondo gli esperti, questo significa che non può più essere curato, ma esistono terapie ormonali in grado di rallentare la progressione della malattia e migliorarne la gestione. «Sebbene si tratti di una forma più aggressiva, il cancro appare sensibile agli ormoni, il che consente una gestione efficace», si legge nel comunicato.

Joe Biden ha 82 anni, e durante l’ultima parte del suo mandato si era parlato molto dei suoi problemi di salute e della sua età avanzata. Nonostante ciò, si era ricandidato per un secondo mandato, rinunciando successivamente alla corsa per la rielezione dopo mesi di pressioni crescenti da parte del suo partito e dello staff. Le sue condizioni fisiche e cognitive erano diventate il fulcro del dibattito con l’altro candidato alla presidenza, Donald Trump, specialmente dopo un confronto televisivo particolarmente difficile con quest’ultimo. Pochi mesi prima, nel febbraio 2024, il suo medico personale lo aveva definito «idoneo a servire» dopo un controllo di routine, ma negli ambienti politici e mediatici i dubbi non si erano mai sopiti del tutto.

La notizia della diagnosi ha suscitato reazioni trasversali. Donald Trump, che ha spesso attaccato Biden durante e dopo la campagna elettorale, ha scritto sui social: «Melania e io siamo rattristati nel sapere della recente diagnosi medica di Joe Biden. Rivolgiamo i nostri più calorosi auguri a Jill e alla famiglia, e auguriamo a Joe una pronta e completa guarigione». Anche Kamala Harris, che ha condiviso con Biden la vittoria del 2020, ha espresso vicinanza: «Joe è un combattente — e so che affronterà questa sfida con la stessa forza, resilienza e ottimismo che hanno sempre definito la sua vita e la sua leadership».

Negli ultimi mesi, Biden ha mantenuto un profilo basso, dividendo il suo tempo tra il Delaware e Washington, dove ha continuato a lavorare con alcuni collaboratori su progetti legati alla sua vita politica dopo la presidenza. Aveva concesso alcune interviste per smentire pubblicamente le accuse di declino cognitivo, affermando: «Si sbagliano. Non c’è nulla che lo dimostri». Aveva anche sostenuto che avrebbe potuto battere Trump se fosse rimasto in corsa.

La diagnosi arriva pochi giorni dopo la pubblicazione integrale dell’audio dell’intervista che Biden aveva rilasciato al procuratore speciale Robert Hur nel 2023, nell’ambito dell’inchiesta sui documenti riservati. La registrazione, pubblicata da Axios, ha riacceso il dibattito sulle sue condizioni fisiche e mentali. Hur aveva escluso accuse formali contro Biden, sostenendo che una giuria lo avrebbe probabilmente considerato «un anziano benintenzionato, ma con una memoria fragile».

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