Il Crescent Regional Hospital ha recentemente introdotto una nuova tecnologia che permette ai pazienti di interagire con i medici tramite ologrammi. Questa innovazione, frutto di una partnership con la società olandese Holoconnects, consente visite mediche remote attraverso dispositivi chiamati Holobox. Questi apparecchi, alti circa due metri e pesanti 200 kg, trasmettono un’immagine tridimensionale e realistica del medico, offrendo un’esperienza che si avvicina molto a un incontro di persona.
L’implementazione degli Holobox, che ha avuto inizio a maggio, è stata pensata per migliorare l’interazione tra medico e paziente durante le visite di telemedicina, principalmente nelle fasi pre- e post-operatorie. I dirigenti del Crescent Regional Hospital, tuttavia, hanno già in programma di estendere l’uso di questa tecnologia agli appuntamenti medici tradizionali. Secondo Raji Kumar, amministratore delegato dell’ospedale, questa tecnologia rende le visite a distanza più coinvolgenti, facendo sentire i pazienti come se il medico fosse effettivamente presente nella stanza.
Nonostante l’entusiasmo dei dirigenti ospedalieri, alcuni esperti rimangono scettici riguardo l’effettiva superiorità delle visite olografiche rispetto alle attuali opzioni di telemedicina in 2D, come Zoom o FaceTime. Il dottor Eric Bressman, professore di medicina all’Università della Pennsylvania, sottolinea la mancanza di dati concreti che dimostrino un miglioramento della qualità delle visite olografiche rispetto a quelle tradizionali di telemedicina. Tuttavia, si riconosce che la tecnologia olografica possa offrire vantaggi in contesti specifici, come la fisioterapia, grazie alla possibilità di vedere il corpo intero del paziente.
Oltre alle preoccupazioni riguardo alla qualità delle cure, il costo elevato degli Holobox rappresenta un altro ostacolo. Ogni dispositivo costa 42.000 dollari, con un’ulteriore tariffa annuale di 1.900 dollari. Nonostante ciò, Kumar sostiene che l’investimento valga la pena per migliorare l’esperienza del paziente e offrire un servizio di maggiore comfort e qualità, anche se non rappresenta una soluzione per ridurre i costi sanitari.
