Il numero di migranti senzatetto nelle strade di New York è in drammatico aumento, mentre la città si confronta con l’accoglienza di oltre 64.000 richiedenti asilo provenienti dal confine meridionale. Ogni notte, decine di tende compaiono in luoghi come Randall’s Island, dove si trova uno dei più grandi rifugi per migranti della città.
L’aumento dei migranti senza tetto è strettamente legato a due problemi che stanno diventando sempre più interconnessi: l’afflusso continuo di richiedenti asilo e la cronica emergenza abitativa di New York. Molti di questi migranti hanno preferito abbandonare i sovraffollati e spesso pericolosi rifugi comunali, scegliendo la strada come alternativa più sicura e, in alcuni casi, più vicina ai loro luoghi di lavoro.
Le recenti modifiche al sistema di accoglienza, che impongono limiti temporali più rigidi per i soggiorni nei rifugi, hanno portato alcuni migranti a ritrovarsi senza un posto dove andare. Tuttavia, molti continuano a vivere nei rifugi grazie a proroghe concesse a chi ha presentato domanda di asilo, processo che può richiedere anni.
La situazione è particolarmente critica su Randall’s Island, dove la convivenza forzata in grandi tendopoli ha generato tensioni e violenze. Alcuni migranti preferiscono dormire all’aperto, in accampamenti improvvisati lungo la riva del fiume, piuttosto che rimanere in un ambiente che percepiscono come insicuro. Nonostante gli sforzi delle autorità per smantellare questi accampamenti, il numero di migranti che dormono all’aperto continua a crescere.
Mentre l’afflusso di migranti è diminuito a livello nazionale grazie alle politiche di contenimento dell’amministrazione Biden, l’amministrazione del sindaco Eric Adams, impegnata a fronteggiare una delle crisi più complesse della città, si trova in difficoltà nel bilanciare l’obbligo di accoglienza con la necessità di evitare un aumento dei senzatetto nelle strade. New York continua a lottare per gestire le conseguenze di una crisi umanitaria senza precedenti. Il rischio che la situazione si aggravi ulteriormente resta alto, e la città si trova di fronte a una sfida che mette alla prova la sua tradizione di accoglienza e solidarietà.