Arriva anche a New York l’ipotesi di introdurre un divieto sui telefoni cellulari nelle scuole pubbliche. Già a giugno il cancelliere delle scuole, David C. Banks, aveva lasciato intendere che una decisione in merito sarebbe stata presa prima dell’inizio del semestre autunnale. Nonostante altre grandi città e interi stati come la Virginia, l’Ohio ed il Minnesota abbiano già implementato restrizioni sui dispositivi mobili nelle scuole, New York rimane cauta, con il sindaco Eric Adams che ha chiarito che la città non è ancora pronta per una misura così drastica.
In una conferenza stampa tenutasi martedì, il sindaco Adams ha definito New York una “realtà unica” e ha sottolineato la necessità di un approccio ponderato. “Non ci siamo ancora”, ha dichiarato Adams, aggiungendo che l’amministrazione vuole evitare passi falsi che potrebbero costringere la città a rivedere le proprie decisioni in futuro. Il sindaco ha riconosciuto la necessità di ridurre le distrazioni nelle aule, ma ha insistito sull’importanza di una pianificazione accurata per garantire che qualsiasi eventuale divieto sia implementato correttamente.
Nel frattempo, diverse scuole della città hanno già adottato misure per limitare l’uso dei telefoni cellulari. Alcune scuole medie, ad esempio, richiedono agli studenti di depositare i loro telefoni in appositi armadietti all’inizio della giornata scolastica, mentre in molte scuole superiori vengono distribuite buste sigillate dove gli studenti devono riporre i dispositivi. Si tratta, però, di iniziative a livello scolastico, mentre l’attuazione di un divieto a livello cittadino solleva più di qualche preoccupazione sulla logistica necessaria, tra gestione delle emergenze e costi associati alla raccolta dei telefoni.