Il riconoscimento facciale è adottato in tanti altri ambiti, come ad esempio in aeroporto

Dopo tre arresti sbagliati, la polizia di Detroit sta rivedendo le pratiche sul riconoscimento facciale

Le nuove regole stabiliscono che le immagini identificate tramite riconoscimento facciale non possono più essere mostrate a testimoni oculari senza ulteriori prove che colleghino la persona al crimine.

La polizia di Detroit ha recentemente adottato nuove regole per l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale, dopo diversi casi di arresti ingiusti. Robert Williams, arrestato erroneamente nel 2020 a causa di un errore del riconoscimento facciale, ha portato avanti una causa legale che ha spinto la città a rivedere le sue pratiche. L’American Civil Liberties Union (ACLU), che ha rappresentato Williams, ha dichiarato che queste nuove norme dovrebbero diventare uno standard nazionale per garantire maggiore sicurezza e affidabilità.

Le nuove regole stabiliscono che le immagini identificate tramite riconoscimento facciale non possono più essere mostrate a testimoni oculari senza ulteriori prove che colleghino la persona al crimine. Questo cambiamento mira a prevenire errori come quello che ha portato all’arresto di Williams. Inoltre, la polizia di Detroit adotterà un nuovo metodo per i confronti fotografici, noto come sequenza doppio cieco, che prevede la presentazione delle foto una alla volta da parte di un ufficiale che non conosce l’identità del sospettato principale.

L’uso del riconoscimento facciale da parte delle forze dell’ordine è sempre più diffuso, ma anche controverso. Oltre ai casi di Detroit, 3 su un totale di 7 arresti sbagliati, ci sono stati altri errori in Louisiana, New Jersey, Maryland e Texas, sollevando preoccupazioni sulla precisione e l’affidabilità della tecnologia. Alcune città, come San Francisco e Portland, hanno temporaneamente vietato l’uso del riconoscimento facciale a causa di problemi di privacy e discriminazione razziale.

Le autorità di Detroit sono fiduciose che le nuove regole possano prevenire ulteriori abusi e migliorare l’uso della tecnologia per risolvere crimini gravi. Tuttavia, esistono ancora scetticismi sulla capacità della tecnologia di garantire risultati accurati e sul rischio di violazioni dei diritti civili. L’accordo legale con Williams include anche un audit delle ricerche di riconoscimento facciale effettuate dal 2017, con l’obbligo di informare i procuratori se emergono altri casi di arresti basati solo su corrispondenze facciali.

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