Cosa c’è e come funziona il nuovo Tesla Diner aperto a Los Angeles

Un drive-in futuristico con l’aspetto di un diner anni ’50, dove si guarda un film dal sedile dell’auto mentre il panino viene preparato appena entri nel raggio d’azione con la tua Tesla

A Los Angeles, lungo la storica Santa Monica Boulevard, ha aperto ufficialmente il 21 luglio 2025 il primo Tesla Diner & Drive-In, un progetto voluto da Elon Musk che unisce ristorazione, tecnologia e intrattenimento in uno spazio dall’atmosfera sospesa tra passato e futuro. L’edificio, progettato dallo studio Stantec, ricorda un’astronave anni ’50 e si presenta come un vero omaggio alla cultura americana del drive-in: neon, pattinatrici, sedute tondeggianti, terrazza panoramica e maxischermi per guardare film direttamente dall’auto mentre si ricarica la batteria.

A rendere ancora più innovativo il concept c’è il sistema di geofencing sviluppato appositamente per questo ristorante. I clienti a bordo di una Tesla possono ordinare il proprio pasto fino a 24 ore prima tramite l’interfaccia dell’auto. Non c’è bisogno di indicare un orario di ritiro: quando il veicolo entra in un raggio virtuale di circa mezzo miglio dal ristorante – tra i 15 e i 20 minuti di distanza – il sistema invia una notifica per confermare l’ordine. A quel punto, la cucina inizia a prepararlo, così da averlo pronto all’arrivo del cliente. Il tutto senza mai uscire dall’auto. È possibile scegliere se ritirare il cibo al banco oppure riceverlo direttamente in macchina. Il sistema è stato completato a ridosso dell’inaugurazione ed è stato sviluppato con il supporto di Bill Chait, noto ristoratore della scena losangelina, già dietro a Tesse, Tartine e Republique.

Il menu è stato curato dallo chef Eric Greenspan e include burger, hot dog, ali di pollo, patatine e milkshake serviti in confezioni ispirate al design del Cybertruck. I prezzi vanno dai 4 ai 15 dollari. All’interno del locale è possibile ordinare anche tramite robot, mentre due grandi schermi permettono di godersi contenuti visivi durante la sosta. L’interfaccia usata per gli ordini riprende quella presente nei veicoli Tesla, e già a gennaio 2025 alcuni utenti avevano scoperto riferimenti alla funzione “Show_Diner” all’interno dell’app.

L’apertura ha attirato centinaia di curiosi e fan di Musk, ma non sono mancate le critiche: lunghe attese, cibo poco caldo e una gestione ancora acerba sono stati tra i principali punti deboli rilevati nei primi giorni. Resta anche aperta la questione della privacy: non è chiaro quante informazioni vengano condivise tramite il tracciamento del veicolo, né come vengano archiviate.

Nonostante questo, il Tesla Diner rappresenta un primo esperimento concreto di ristorazione integrata con la mobilità elettrica e il mondo dell’automazione. Se il progetto dovesse dimostrarsi sostenibile, Elon Musk ha già fatto intendere l’intenzione di replicarlo in altre città del mondo, trasformando quella che oggi è un’attrazione curiosa in un nuovo modello di esperienza gastronomica.

Immagine di Veronica Maffei

Veronica Maffei

Veronica Maffei, giornalista italiana a Los Angeles, racconta la West Coast attraverso cultura, lifestyle, tech e sport. Specializzata nel valorizzare le eccellenze italiane in America, collabora con Mediaset, RAI Cinema, Radio 24 e Italpress. Con passione e professionalità, intreccia storie che uniscono due mondi, portando il meglio dell’Italia negli USA e viceversa.

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