Claudio Pagliara è il nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura

Dopo anni come corrispondente della RAI negli Stati Uniti guiderà la sede di Park Avenue, con un calendario fitto di eventi e anniversari internazionali

Il passaggio di consegne all’Istituto Italiano di Cultura di New York si è svolto con un ricevimento che ha segnato l’avvio ufficiale del mandato di Claudio Pagliara (qui la nostra recente intervista per il podcast Ritratti). Il nuovo direttore arriva dopo un’esperienza lunga e intensa come corrispondente della RAI negli Stati Uniti, ruolo che lo ha visto raccontare per anni la politica e la società americana al pubblico italiano. Ora si prepara a mettere quella conoscenza a disposizione di un ambito diverso, più legato al dialogo culturale e istituzionale.

La cerimonia di presentazione è avvenuta nei saloni del ristorante Il Gattopardo, a pochi passi da Fifth Avenue, e ha visto il Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, introdurre Pagliara ai rappresentanti della comunità italiana e ai diplomatici presenti. Per il nuovo direttore è stata l’occasione per chiarire subito l’approccio che intende adottare: un’apertura alle idee e alle collaborazioni esterne, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Istituto come punto di riferimento per chiunque voglia proporre iniziative innovative e di qualità.

L’Istituto Italiano di Cultura, che ha sede al 698 di Park Avenue, è attivo dal secondo dopoguerra ed è stato uno strumento decisivo per mantenere vivo il legame tra la comunità italoamericana e l’Italia, ma anche per far conoscere in maniera più strutturata la cultura italiana al pubblico statunitense. Concerti, mostre, cicli di conferenze e programmi educativi hanno dato forma negli anni a una rete che non si limita a New York, ma che coinvolge anche università, musei e centri di ricerca sparsi per gli Stati Uniti.

Nell’immediato futuro, Pagliara avrà il compito di coordinare un calendario particolarmente fitto: dalle celebrazioni per gli ottant’anni delle Nazioni Unite ai settant’anni di presenza italiana all’interno dell’organizzazione, fino al tradizionale mese della cultura italiana in ottobre.

Nelle sue prime dichiarazioni pubbliche, il nuovo direttore ha voluto sottolineare la continuità con il lavoro svolto dal Console Di Michele negli ultimi mesi e il sostegno che riceverà dalle sue collaboratrici, Alessandra Botta e Silvia Mongardo. Un riferimento che indica l’intenzione di valorizzare le competenze interne dell’Istituto. La sfida, ora, sarà tradurre queste premesse in un programma che riesca a parlare non solo alla comunità italiana, ma anche a un pubblico più ampio, in una città che resta una delle capitali mondiali della produzione culturale.

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