Questa poesia è un viaggio nei pensieri che affiorano mentre si cammina tra la folla di New York, un intreccio di vite, ricordi e possibilità mai svelate. Attraverso sguardi fugaci e domande sospese, il testo si snoda fino a rivolgersi ad un amore travolgente, che emerge come un sole d’estate, inaspettato e potente.
Camminando per strada,
Tra la gente,
Mi sono chiesta a cosa pensa la signora che porta a spasso il cane,
Se ha un amore nella sua vita,
Oppure un dolore, nella tasca del giubbotto,
Se ha qualche parola incastrata nella sciarpa,
Se ha qualche bel ricordo annodato tra i capelli.
Mi sono chiesta a cosa pensa il signore alla fermata del bus,
Se ha perso qualche treno, nella sua vita,
Se ha mai fatto un bagno nel mare, di notte,
con le onde fredde che accarezzano la schiena,
Se ha mai dato un bacio d’amore, davanti al portone della casa di una ragazza conosciuta una sera, per caso,
e non rivista mai più.
Mi sono chiesta se la bambina, che corre in bicicletta,
lo sa che un giorno la nonna non potrà farle la merenda e che, domani,
suo padre e sua madre invecchieranno e avranno i segni del tempo sul loro volto.
Chissà se lo sa, che crescendo, lo spazio comincerà a dilatarsi, ma a farsi sempre più veloce.
Chissà se lo sapevo io, in qualche piega della mia pelle,
che il ragazzo che rincontrai sul bus, in un giorno di primavera,
sarebbe stato la mia estate prepotente, un sole raggiante,
meraviglioso come un pesco in fiore e forte come un salice.
Chissà se lo sapevo io, nelle pieghe della mia anima,
che saresti stato il mio lungo e futuro presente caparbio.
BIO
Beatrice Innocenti (1991) è nata in un piccolo paese della provincia di Firenze e si è laureata in Filosofia presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna nel 2017; attualmente sta conseguendo un secondo Master in Storia Contemporanea. Dopo la laurea ha iniziato subito a insegnare storia, filosofia e italiano, maturando un’esperienza internazionale che l’ha portata a lavorare in contesti diversi: dalla Scuola Italiana “Antonio Raimondi” di Lima al Liceo Bertoni di Udine, dal Liceo Gramsci di Firenze alla IB Boarding School La Régent di Crans-Montana, fino al suo attuale incarico presso La Scuola d’Italia di New York.
La sua passione per la letteratura e la poesia è nata nell’adolescenza e si è consolidata negli anni, divenendo per lei strumento di introspezione, un legame con il mondo e un punto fermo nella vita, spesso incerta e in movimento. I viaggi e i traslochi hanno rafforzato il bisogno di fissare sulla carta le realtà diverse che incontrava, rendendo la scrittura un modo per dare forma e senso a ciò che cambiava intorno a lei. Ma, tra le città attraversate e le nuove esperienze, un filo invisibile ha sempre legato le sue parole a un’unica presenza costante: il suo amore del liceo, punto fermo in mezzo ai cambiamenti, colui al quale ogni poesia è, in fondo, rivolta.