La SEC fa causa ad Elon Musk: l’acquisizione di Twitter sarebbe stata una frode finanziaria

L'agenzia governativa ha accusato Musk di non averla notificata nei tempi prescritti dalla legge, falsando il valore delle azioni e risparmiando così circa 150 milioni di dollari

La Securities and Exchange Commission (SEC), l’organo federale che vigila le questioni finanziarie, ha citato in giudizio Elon Musk presso una corte federale di Washington. L’accusa riguarda la presunta violazione delle normative sui titoli durante l’acquisizione di Twitter, ora rinominata X, per 44 miliardi di dollari. La denuncia sostiene che Musk abbia tardato di 11 giorni la notifica del suo crescente interesse azionario, consentendogli di accumulare azioni a prezzi vantaggiosi.

Il miliardario sudafricano, tuttavia, non sembra intimorito. Ha respinto ogni accusa, definendo l’azione della SEC una “campagna di molestie pluriennale”. Il suo legale, Alex Spiro, ha etichettato la denuncia come una strategia priva di merito, finalizzata più a fare pressione che ad ottenere giustizia.

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Secondo la denuncia, l’omissione di Musk avrebbe consentito un risparmio di almeno 150 milioni di dollari nell’acquisto delle azioni Twitter. L’imprenditore, infatti, avrebbe iniziato a da acquistare azioni di Twitter alla fine de gennaio 2022. A metà marzo aveva superato la soglia del 5% di proprietà, quando per legge è richiesta una comunicazione pubblica. L’annuncio, però, è arrivato solo ad aprile 2022, facendo schizzare il valore delle azioni di oltre il 27%, ma a quel punto Musk aveva già acquisito una parte consistente della società, concludendo poi l’acquisizione totale nell’ottobre successivo, dopo un tentativo di ritiro dall’operazione a luglio.

Non è la prima volta che Musk incrocia le lame con la SEC. Già durante il primo mandato di Trump, il fondatore di Tesla aveva affrontato accuse per post sui social che avevano influenzato il mercato. La prima causa riguardava un presunto tentativo di Musk di manipolare il mercato, quando ipotizzò sui social network una privatizzazione di Tesla. La causa, comunque, si concluse in un nulla di fatto.

Anche in questo caso non sembra trapelare particolare ottimismo dall’agenzia. La causa, presentata martedì, non ha avuto il classico clamore mediatico delle grandi battaglie legali contro personaggi di spicco come Musk. Normalmente, infatti, in casi come questo, la nota stampa che accompagna la denuncia è spesso comprensiva di una dichiarazione del presidente o di un alto funzionario dell’agenzia.

La poca enfasi della SEC riguardo alla causa potrebbe risiedere nella difficile posizione in cui si trova l’attuale presidente, Gary Gensler, che lascerà l’incarico subito dopo l’insediamento di Donald Trump, previsto per il 20 gennaio. Il successore di Gary Gensler sarà Paul Atkins, scelto da Trump stesso, notoriamente più lassista nei confronti degli imprenditori. Alla luce di questo, molti credono che la SEC non porterà avanti la causa.

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