Mentre New York vive giornate fredde e umide di gennaio, dall’altra parte del Paese, Los Angeles combatte contro un inferno. Martedì, tre incendi boschivi in rapida espansione hanno travolto vaste aree della città, costringendo migliaia di persone ad abbandonare le proprie case. Il più grande, l’incendio di Pacific Palisades, dal nome del ricco quartiere colpito dalle fiamme, si è sviluppato intorno alle 10:30AM locali, nella zona boschiva del Topanga State Park, ed ha raggiunto i 1.200 ettari entro la serata. La zona sarebbe quella tra Santa Monica e Malibu, nella parte nord occidentale di Los Angeles. A peggiorare la situazione, venti fortissimi, con raffiche fino a 160 km/h, che hanno alimentato le fiamme tutta la notte, rendendo l’intervento dei vigili del fuoco praticamente inutile. Il governatore della California Gavin Newsom ha dichiarato lo stato di emergenza, così come la sindaca di Los Angeles Karen Bass.
Le immagini che arrivano dalla California sono impressionanti: lingue di fuoco che lambiscono le ville sulle colline, colonne di fumo visibili fino all’oceano e residenti in fuga con poche cose raccolte in fretta. Diverse abitazioni sono andate in fiamme e, ad un certo punto, i soccorsi si sono dovuti concentrare più sul salvare le vite che sul contenere l’incendio. “Non siamo ancora fuori pericolo,” ha avvertito Gavin Newsom, governatore della California. Non sono ancora stati diffusi dati su eventuali vittime o feriti, ma diversi video circolati sui social mostrano alcune persone che non sono riuscite o non hanno voluto essere evacuate.
This is by far the craziest video from the fire in Los Angeles. This guy is filming huge walls of fire surrounding a house they're in, and there's another person and a dog. I have no idea why they didn't evacuate or what happened to them. Let's hope they're okay. #PalisadesFire pic.twitter.com/QYtsBSKvdl
— Sia Kordestani (@SiaKordestani) January 8, 2025
La risposta federale è stata rapida, con il presidente Joe Biden, in visita a Los Angeles, che ha ricevuto briefing urgenti e invitato i residenti a seguire le indicazioni delle autorità locali. L’afflusso di persone che cercavano di scappare dalle fiamme ha però paralizzato il traffico in tutte le aree di evacuazione, con decine di veicoli abbandonati lungo le arterie principali come la Sunset Boulevard, rallentando notevolmente l’intervento dei soccorsi. Nel frattempo, oltre 17.000 famiglie sono rimaste senza elettricità.
Tra le strutture colpite dalle fiamme a Pacific Palisades vi sono la scuola superiore locale ed il teatro, che hanno subito ingenti danni strutturali. Si è salvata invece la Getty Villa, rinomato museo d’arte antica che ospita reperti dell’Antica Grecia e del periodo romano. In generale, a fronte di oltre 30.000 persone evacuate, sono 13.000 gli edifici minacciati dalle fiamme. Gli esperti dicono che i venti continueranno a soffiare fino almeno a mercoledì mattina. Anche alcuni strutture ospedaliere hanno dovuto evacuare i propri pazienti.
🚨 #BREAKING: Patients are being rapidly evacuated from the hospital due to the Eaton Fire near Los Angeles
— Nick Sortor (@nicksortor) January 8, 2025
This looks like literal hell. pic.twitter.com/GboKsaT4aQ
Quello scoppiato a Pacific Palisades, comunque, come dicevamo, non è l’unico rogo che ha colpito Los Angeles. Ce ne sarebbe infatti un secondo, scoppiato vicino ad Altadena, a nord di Pasadena, sulle colline nell’entroterra. Questo sarebbe divampato circa otto ore dopo il primo incendio, bruciando almeno quattro chilometri quadrati di terreno. Un terzo incendio ha poi preso piede intorno alle 10:30PM vicino a San Ferdinando, nella zona nord di Los Angeles.