Sembra tutto pronto per l’esordio del Congestion Pricing

Si attende solo l'annuncio ufficiale di Kathy Hochul, intenzionata ad abbattere i tempi per evitare uno scontro con Donald Trump, da sempre contrario alla tariffa

Kathy Hochul ha deciso: il Congestion Pricing, il progetto per il primo pedaggio urbano degli Stati Uniti, è pronto ad essere rilanciato, con la governatrice che dovrebbe annunciarlo ufficialmente nella giornata di oggi, giovedì 14 novembre. La legge farà sì che venga applicata una tariffa ridotta pari a 9 dollari – l’importo inizialmente previsto era di 15 dollari – per la maggior parte dei veicoli diretti a Midtown e Lower Manhattan. L’obiettivo dichiarato del pedaggio è quello di ridurre il traffico e migliorare la qualità dell’aria nelle strade di New York, riuscendo al contempo a raccogliere fondi necessari alla ristrutturazione del trasporto pubblico della Grande Mela.

Il piano accelerato dovrebbe ricevere l’approvazione del consiglio della Metropolitan Transportation Authority già la prossima settimana, con l’obiettivo di renderlo operativo prima dell’insediamento di Donald Trump a gennaio, il quale ha più volte promesso di bloccarlo. La revisione ambientale del progetto, già completata in passato, copre una gamma di tariffe tra i 9 e i 23 dollari, permettendo così allo stato di evitare ulteriori ritardi burocratici.

Quando Kathy Hochul aveva deciso di bloccare il piano, ormai già approvato, all’inizio di questa estate, sono state tantissime le critiche e le pressioni esercitate da parte delle associazioni di categoria del settore trasporti e da alcuni esponenti politici locali, che chiedevano a gran voce l’introduzione del pedaggio per garantire i fondi necessari a sostenere il sistema di trasporto cittadino, che versa in uno stato di crisi. La ragione ufficiale del veto dettato dalla governatrice era da ricercarsi nell’eccessiva richiesta economica per il pedaggio, 15 dollari, in un periodo di ripresa post-pandemia che avrebbe inevitabilmente danneggiato il tessuto economico cittadino. Ma in molti, in realtà, parlavano di meri calcoli elettorali, sostenendo che l’introduzione di una tassa avrebbe potuto ostacolare la corsa dei Democratici alla Casa Bianca.

Ora che le elezioni sono terminate – e che, pedaggio o meno, i Dem hanno subito una debacle particolarmente significante – il Congestion Pricing è pronto a fare il suo debutto. Sono oltre un miliardo di dollari annui, i fondi previsti, e che serviranno a coprire i costi del rifacimento delle linee metropolitane e ferroviarie del trasporto urbano e suburbano. La struttura di tariffe aggiornata prevede sconti per le auto private che accedono alla zona di congestionamento tramite alcuni tunnel di Manhattan, oltre a tariffe ridotte nelle ore non di punta e un costo aggiuntivo sulle corse in taxi e Uber.

Oltre mezzo miliardo di dollari, invece, sono già stati investiti per l’acquisto e l’installazione delle telecamere e dei software di pedaggio, garantendo una partenza rapida del Congestion Pricing subito dopo l’approvazione. Ma, ovviamente, c’è una frangia di politica locale per niente favorevole al progetto, che parla di un semplice “spostamento” delle abitudini nel traffico che non risolverà davvero la questione ambientale, generando solo ulteriore pressione fiscale e chiedendo a gran voce l’intervento di Trump per bloccare il piano.

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