L'M.T.A. ha nominato il nuovo presidente, Demetrius Crichlow

L’M.T.A. ha nominato il nuovo presidente, Demetrius Crichlow

Figlio e nipote di dipendenti della M.T.A., Crichlow, 49 anni, ha dichiarato di starsi "impegnando per migliorare le prestazioni dei nostri treni e rendere le stazioni più pulite"

L’Autorità Metropolitana dei Trasporti (M.T.A.) ha ufficialmente nominato Demetrius Crichlow presidente del New York City Transit, l’ente che sovrintende le reti della metropolitana e degli autobus della città. Con quasi trent’anni di esperienza sulle spalle, Crichlow prende le definitivamente le redini dopo essere stato nominato presidente ad interim da questa estate, guidando ora un sistema che ha urgente bisogno di tutto, tranne che di promesse vaghe: la sua nomina arriva infatti in un momento critico per i trasporti pubblici di New York, segnato da infrastrutture deteriorate, un grave deficit di bilancio e il problema dell’evasione tariffaria.

Figlio e nipote di dipendenti della M.T.A., Crichlow, 49 anni, ha dichiarato di starsi “impegnando per migliorare le prestazioni dei nostri treni e rendere le stazioni più pulite”, sottolineando la sua visione per migliorare il sistema. Non è però solo questione di vecchi vagoni e gallerie coperte di ruggine.

L’economia del trasporto pubblico newyorkese sta annegando. I 15 miliardi di dollari persi quando la governatrice Kathy Hochul ha messo in pausa il Congestion Pricing sembrano una ferita impossibile da rimarginare. L’agenzia, inoltre, continua a soffrire l’emorragia di passeggeri dall’inizio della pandemia, con un’affluenza nei giorni feriali che raggiunge appena il 75% dei livelli pre-Covid. A questo si aggiunge l’evasione tariffaria: nel 2022, la M.T.A. ha perso 600 milioni di dollari solo a causa dei “portoghesi” della metropolitana. Insomma, messa così l’MTA sembra ridotto ad un colabrodo.

Oltre ai problemi di bilancio, l’M.T.A. ha identificato 65 miliardi di dollari in aggiornamenti necessari, che includono la sostituzione dei vagoni della metropolitana, la riparazione dei tunnel e l’installazione di ascensori. Tuttavia, l’agenzia dispone attualmente solo della metà dei fondi necessari per realizzare questi miglioramenti.

Sostituendo Richard Davey, che ha lasciato il ruolo dopo due anni, Crichlow ha espresso il desiderio di rimanere al comando per un periodo più lungo. “Ci vogliono più di due anni per stabilire un cambiamento reale”, ha dichiarato. Forse ha ragione. Forse ci vogliono tempo, pazienza, e la forza di chi non si spaventa di fronte alle crepe, ma le conosce, le studia e, con un po’ di fortuna, riesce persino a ripararle.

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