PIL, nessuna recessione: la revisione suggerisce un’economia solida

Il PIL ha registrato una leggera crescita nel secondo trimestre del 2022, piuttosto che una contrazione come inizialmente riportato. Questo rivede la narrativa che indicava due trimestri consecutivi di calo, definizione comune di recessione

L’economia degli Stati Uniti si è ripresa dalla pandemia in maniera più rapida di quanto inizialmente previsto, secondo i dati rivisti rilasciati dal Dipartimento del Commercio. Le stime aggiornate mostrano che il prodotto interno lordo (PIL), corretto per l’inflazione, è cresciuto più velocemente nel 2021, 2022 e all’inizio del 2023 rispetto alle proiezioni precedenti.

In particolare, è emerso che il PIL ha registrato una leggera crescita nel secondo trimestre del 2022, piuttosto che una contrazione come inizialmente riportato. Questo rivede la narrativa che indicava due trimestri consecutivi di calo, definizione comune di recessione. Sebbene ci sia stata una modesta contrazione nel primo trimestre dello stesso anno, la correzione riduce la portata di quella flessione, allontanando l’idea di una recessione vera e propria.

Il National Bureau of Economic Research, che definisce ufficialmente le recessioni negli Stati Uniti, non aveva dichiarato una recessione nel 2022, nonostante le preoccupazioni degli economisti. Molti temevano che la politica monetaria aggressiva della Federal Reserve, con i suoi rialzi dei tassi d’interesse per combattere l’inflazione, avrebbe spinto l’economia in una recessione. Invece, la crescita ha ripreso rapidamente vigore, mostrando una resilienza che ha sorpreso anche i più pessimisti.

Nonostante la revisione trasmetta ottimismo, segnali più recenti indicano un possibile rallentamento. La crescita dell’occupazione ha iniziato a mostrare segni di stallo e la disoccupazione è in leggero aumento. Le revisioni del PIL hanno mostrato una crescita più debole verso la fine del 2023, anche se la ripresa sembra essere stata più forte all’inizio del 2024. Il governo ha mantenuto la previsione di una crescita del 3% per il secondo trimestre di quest’anno.

Nonostante alcuni dubbi sull’affidabilità dei dati economici americani, soprattutto dopo le recenti correzioni sulla crescita dell’occupazione, peggiorative rispetto alle prime cifre, le nuove stime sul PIL confermano che l’economia statunitense è su solidi binari. Queste revisioni aiutano anche a chiarire una discrepanza persistente tra il PIL e il reddito interno lordo, suggerendo che la crescita economica degli Stati Uniti, pur con alcune incertezze, resta sorprendentemente stabile.

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