Sinner l’italiano vero

Sinner l’italiano vero
Jannik Sinner durante l'US Open | via Shutterstock

‘Sono un italiano, un italiano vero’ cantava Toto Cotugno. Qui Toto è diventato Jannik e Cotugno è diventato Sinner: qui nessuno canta ma si gioca a tennis con una melodia sublime di colpi. I capelli sono rosso-scozzese, l’origine alto atesina da una famiglia di madrelingua tedesca, la residenza è a Montecarlo e neanche un euro di tasse finisce nelle nostre casse.

Detto questo, Sinner è un italiano vero che vince a New York il prestigioso US Open davanti a un pubblico che tifava l’eroe di casa, Taylor Fritz, ma che lo ha rispettato e ha riconosciuto la sua classe superiore. Una classe immensa, potenza, pazienza, freddezza, invenzione. Un campione completo che guida una nuova generazione di fenomeni che sta facendo grande nel mondo il nostro tennis, di nuovo dopo tanti anni, quando Panatta sembrava ormai un bel ricordo – ma solo un ricordo – del Novecento.

Ma qui, in un portale che vuole raccontare oltreoceano l’Italia Paese complesso di oggi, Sinner ha un ruolo anche extrasportivo. È lui l’Italiano vero di oggi, quello che non ti aspetti, non solo genio e disordine, ma calma , squadra, preparazione, valori. Il primo pensiero ai microfoni per tutto il mondo è per la zia malata e forse segnata. Non si sa quanto tempo starà ancora con noi, per questo il tempo è prezioso, ha una qualità. Per questo le faccio questa dedica.

Che saggezza, che profondità a 23 anni. Noi, delusi dal pallone e dalla mancanza di eroi, ci riconosciamo in lui, straordinario e insieme ordinario esempio della faccia bella della nostra Luna nazionale.

Picture of Claudio Brachino

Claudio Brachino

Giornalista, saggista ed editorialista italiano. Laureato in Lettere, passione per il teatro, ha scritto con De Filippo e Michalkov. Poi 32 anni in Fininvest e Mediaset, dove è stato vicedirettore ed anchor di Studio aperto , 2 volte direttore di Videonews, la fabbrica dei format, direttore di Sport Mediaset e di Radio Montecarlo news. Inoltre, ha diretto per due anni il Settimanale, magazine cartaceo e web sulle Pmi, ha scritto per il Tempo e il Giornale, ora è editorialista del Multimediale di Italpress, opinionista tv per Rai e La7 e direttore editoriale di Good Morning Italy. Da poco ha firmato una collaborazione per lo sport del circuito Netweek.

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