L’approccio all’apprendimento educativo nella scuola dell’infanzia 

Il 4 settembre sarà il primo giorno di scuola e nonostante tanti anni d’insegnamento l’emozione di questo giorno rimane sempre uguale nel rivedere quei visi perplessi nel separarsi dai genitori. Questo giorno per i piccoli è molto più che un semplice ritorno alla routine; è un ritrovarsi con gli amici, con le insegnanti e con un mondo nuovo di apprendimento. 

A La Scuola d’Italia le nostre aule sono in attesa, pronte ad accogliere a braccia aperte tutti gli studenti, dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore, siamo pronti a dare un caloroso benvenuto alle nuove famiglie e a tutta la comunità welcome back. Il 4 settembre sarà il primo giorno di scuola e nonostante tanti anni d’insegnamento l’emozione di questo giorno rimane sempre uguale nel rivedere quei visi perplessi nel separarsi dai genitori. Questo giorno per i piccoli è molto più che un semplice ritorno alla routine; è un ritrovarsi con gli amici, con le insegnanti e con un mondo nuovo di apprendimento. 

Tra le novità che ci aspettano in questo nuovo anno accademico sarà l’aggiunta dell’insegnamento di nuove lingue come il mandarino e lo spagnolo proprio iniziando dal gruppo dei tre anni, rappresentando così  un’opportunità unica per i nostri piccoli in un contesto dove l’approccio all’insegnamento a La Scuola va al passo con i tempi e alle richieste sempre più esigenti di educazione globale.

Nel corso degli anni trascorsi come insegnante e coordinatrice alla Scuola, posso testimoniare come questa istituzione sia attenta a tutte le esigenze degli studenti. Da un approccio tradizionale risalente alla fine degli anni 90’, si è passati ad un approccio sempre più internazionale, attento alle esigenze dei bambini ed al bisogno di coltivare una cittadinanza globale, mantenendo vivo il legame con la cultura italiana.

Un fantastico team di insegnanti della scuola dell’infanzia si dedica quotidianamente a creare un ambiente dove i bambini sono al centro dell’apprendimento, coinvolti direttamente nei progetti, dove la loro naturale curiosità diventa anche guida del  processo di apprendimento. 

Sin dall’ingresso alla scuola dell’infanzia, gli insegnanti incoraggiano i bambini a esprimersi con “i cento linguaggi”, per comunicare i loro pensieri, imparare a condividere materiali, aspettare il proprio turno, ascoltando le idee degli altri, facendo esperimenti, e lavorando insieme, in modo che l’apprendimento sia sempre coinvolgente e a 360 gradi.

Durante l’anno osservo affascinata la passione con cui i bambini costruiscono strutture con i blocchi, i magna title, lego, mentre divertendosi imparano concetti complessi, ne colgono le idee e li trasformano in attività pratiche dando spazio all’esperienza diretta.

Naturalmente in questo processo d’apprendimento e nell’esperienza diretta le insegnanti integrano visite didattiche utilizzando le risorse dell’area metropolitana di New York e dintorni, consentendo così ai bambini di approfondire i vari argomenti trattati e collegare le esperienze fatte in classe al mondo reale.   

Man mano che trattiamo i vari progetti diamo la possibilità ai bambini di applicare i concetti in un contesto significativo rendendo il processo di apprendimento rilevante e divertente. I bambini non imparano lettere e numeri in maniera isolata ma li usano in un mondo reale. Per esempio, durante le prime ore del mattino, gli studenti imparano a contare i giorni di scuola, esponendosi al concetto del valore delle cifre. Scrivendo e creando cartoline, e inventando storie, i bambini rinforzano lettere e suoni. In questo contesto facciamo vedere ai bambini l’applicazione pratica delle loro abilità, delle loro conoscenze e le insegnanti ne rafforzano  l’apprendimento. 

Sin dalla prima settimana di scuola osserviamo i bambini e identifichiamo i loro punti di forza e interessi cercando di capire come affrontare compiti diversi a secondo dei loro interessi. In una classe con svariate personalità in cui spesso mi sono ritrovata ho potuto applicare diverse modalità di apprendimento secondo le preferenze dei bambini. Alcuni preferiscono attività pratiche come costruire, altri l’ascolto di storie, o disegnare. A La Scuola riconosciamo queste modalità le quali ci aiutano a personalizzare in maniera più efficace le esperienze  di apprendimento  dei bambini. Differenziare naturalmente comporta anche cambiamenti sia del contenuto che dell’ambiente e degli spazi. Nelle classi creiamo spazi per i vari centri dove i bambini possono esplorare tra diverse postazioni di attività, per esempio creando un angolo artistico, angolo lettura, angolo manipolativi, ecc. Ogni angolo è progettato dalle insegnanti con scrupolo per assicurarsi che soddisfi gli interessi dei bambini. In questo modo li aiutiamo a sviluppare l’autostima e orgoglio, approfondendo le loro competenze specifiche. Loro partecipano con più entusiasmo arricchendo l’amore per la scuola e tutto ciò che imparano. 

Quindi iniziamo questo nuovo viaggio nell’anno accademico 2024-2025, con la gioia di apprendere come destinazione, dove insieme La Scuola e le famiglie continueranno a mantenere una comunità in cui siamo ispirati, incoraggiati e supportati per il successo dei nostri studenti.

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