L’azienda spaziale Space X, giovedì sera, ha fallito il lancio di un razzo Falcon 9 con l’ultimo lotto di satelliti Starlink. Elon Musk, CEO di SpaceX, ha comunicato su X che il razzo ha subito una “R.U.D.” — disassemblaggio rapido e non programmato — mentre era in orbita.
Il giorno successivo, SpaceX ha aggiornato il proprio sito web, rivelando che la seconda fase aveva subito una perdita di ossigeno liquido, impedendo una seconda breve accensione del motore necessaria per posizionare correttamente 20 satelliti Starlink. Nonostante ciò, la compagnia ha dichiarato che la seconda fase è riuscita a dispiegare i satelliti e a completare le operazioni di spegnimento standard.
I satelliti, però, non potranno mantenersi nell’orbita bassa prevista e rientreranno nell’atmosfera terrestre, senza costituire una minaccia per altri satelliti o per la sicurezza pubblica. Questo è il primo fallimento di un razzo Falcon 9 dal 2016. SpaceX aveva conseguito oltre 300 missioni Falcon 9 consecutive con successo, fino a questo incidente.
Il fallimento potrebbe rallentare il ritmo frenetico dei lanci del Falcon 9, previsto a più di 140 per quest’anno. Inoltre, potrebbe ritardare le prossime missioni con astronauti, come la missione privata Polaris Dawn e la Crew-9 della NASA, previste per agosto. La Federal Aviation Administration condurrà un’indagine sull’incidente, coordinata da SpaceX, che dovrà risolvere i problemi prima di riprendere i lanci.