Cresce il mercato del lavoro ma anche la disoccupazione: l’analisi dell’economia USA

Nonostante l'incremento dei posti di lavoro sia stato leggermente superiore alle previsioni degli analisti, le revisioni al ribasso dei dati dei due mesi precedenti e l'aumento inaspettato della disoccupazione hanno suscitato preoccupazioni tra economisti e investitori.

A metà del 2024, a quattro anni dal calo economico causato dalla pandemia di coronavirus, il mercato del lavoro negli Stati Uniti continua a mostrare segni di robustezza, nonostante un parziale rallentamento. Il Dipartimento del Lavoro ha riportato che a giugno sono stati creati 206.000 posti di lavoro, segnando il 42° mese consecutivo di crescita occupazionale. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è aumentato al 4,1%, superando per la prima volta il 4% da novembre 2021.

Nonostante l’incremento dei posti di lavoro sia stato leggermente superiore alle previsioni degli analisti, le revisioni al ribasso dei dati dei due mesi precedenti e l’aumento inaspettato della disoccupazione hanno suscitato preoccupazioni tra economisti e investitori. Claudia Sahm, capo economista di New Century Advisors, ha invitato a non interpretare negativamente i dati, sottolineando però l’importanza del tasso di disoccupazione come indicatore delle tendenze future del mercato del lavoro.

I guadagni salariali hanno mostrato segni di incremeto. A giugno, gli stipendi medi orari sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 3,9% su base annua, in leggero calo rispetto al 4,1% di maggio. La risposta dei mercati finanziari si è tradotta in un leggero aumento delle azioni e una diminuzione dei rendimenti dei titoli di stato, segno della crescente fiducia che la Federal Reserve possa ridurre i tassi di interesse.

Attualmente, il tasso di interesse di riferimento, che era vicino allo zero all’inizio del 2022, è stato sopra il 5% per oltre un anno, mentre la Fed ha cercato di controllare l’inflazione. Questa politica ha avuto un impatto duraturo sui prestiti, colpendo sia le aziende sia le famiglie. Gli economisti prevedono un’ulteriore decelerazione nella crescita dell’occupazione e dei salari fino a quando la Fed non allenterà le condizioni di credito.

Il settore sanitario, l’assistenza sociale e il governo hanno rappresentato tre quarti dei guadagni occupazionali di giugno, mentre altri settori, come la produzione e il commercio al dettaglio, hanno perso posti di lavoro. Le assunzioni governative sono parte di un recupero atteso da tempo, mentre l’invecchiamento della popolazione ha mantenuto alta la domanda di lavoratori nel settore sanitario. Gli economisti preferiscono vedere la crescita dell’occupazione provenire dal settore privato, indicatore di un maggiore dinamismo economico.

Con l’inflazione vicina al target del 2% della Fed, alcuni analisti temono che l’attuale politica della banca centrale possa destabilizzare il mercato del lavoro. I funzionari della Fed hanno segnalato che potrebbero ridurre i tassi di interesse in risposta a un indebolimento del mercato del lavoro. Le famiglie americane, nel frattempo, continuano a spendere a un ritmo sostenuto, e il mercato azionario ha registrato un impressionante ritorno del 17% dall’inizio dell’anno, segno di una resilienza economica nonostante le sfide in corso.

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