Non è un segreto che prenotare un tavolo nei ristoranti più popolari di New York possa essere un’impresa ardua, spesso aggravata dall’uso di bot informatici da parte di servizi di terze parti che si accaparrano le prenotazioni per poi rivenderle a prezzi esorbitanti. Questa pratica ha reso l’esperienza culinaria un lusso ancora più inaccessibile per molti newyorkesi. Adesso, una nuova legge approvata giovedì dai legislatori statali promette di cambiare – è il caso di dirlo – le carte in tavola.
La nuova normativa, che attende solo la firma del governatore Kathy Hochul per diventare ufficialmente legge, vieta ai servizi di terze parti di “elencare, pubblicizzare, promuovere o vendere prenotazioni per un esercizio di ristorazione” senza l’approvazione dell’esercizio stesso. Melissa Fleischut, presidente della New York State Restaurant Association, ha accolto con favore questa legge, definendola una “grande vittoria per l’industria dell’hospitality a New York”. Fleischut ha sottolineato che la normativa proteggerà i commensali dai bot, rendendo l’accesso alle prenotazioni più semplice.
A differenza dei servizi di prenotazione legittimi come Resy e OpenTable, i siti web presi di mira dalla legislazione spesso operano senza alcun accordo con i ristoranti che pubblicizzano. I legislatori hanno evidenziato come queste piattaforme costringano i consumatori a pagare commissioni esorbitanti, danneggiando nel contempo le piccole imprese. In effetti, negli ultimi anni, molti newyorkesi benestanti hanno speso centinaia di dollari per assicurarsi prenotazioni nei ristoranti più richiesti della città, attraverso siti come Appointment Trader. Questi servizi consentono anche a chi già possiede una prenotazione di rivenderla, alimentando ulteriormente il mercato secondario delle prenotazioni.
Jonas Frey, fondatore di Appointment Trader, ha riconosciuto le preoccupazioni alla base della legge, ma ha difeso il suo sito sostenendo che la sua popolarità è dovuta alla difficoltà intrinseca di ottenere una prenotazione a New York. Frey ha dichiarato che il suo servizio conta oltre 30.000 clienti nella regione e ha chiesto un incontro con il governatore Hochul per discutere la legge. Ha inoltre spiegato di aver implementato misure per contrastare l’uso dei bot, come un sistema di avvisi per gli utenti che pubblicano numerose inserzioni ma ne vendono meno della metà, indicando un possibile uso di bot.
Anche i dirigenti di OpenTable e Resy hanno accolto con favore la nuova legge. Debby Soo, amministratore delegato di OpenTable, ha affermato che la normativa aiuterà a ridurre le “assenze” causate da prenotazioni fraudolente, proteggendo così i bilanci dei ristoranti. Pablo Rivero, amministratore delegato di Resy, ha descritto la legislazione come un “passo significativo avanti” nella protezione dei ristoranti e dei commensali dalle frodi nelle prenotazioni.