New York si è classificata al secondo posto nel rapporto “World’s Best Cities 2026”, elaborato ogni anno dalla società di consulenza canadese Resonance Consultancy. Il documento valuta centinaia di grandi aree urbane attraverso indicatori statistici e giudizi ricavati da piattaforme online. La città mantiene la stessa posizione dell’anno precedente, mentre Londra rimane in cima alla lista per l’undicesimo anno consecutivo.
Secondo Resonance, uno dei fattori che ha pesato maggiormente è la visibilità della città nelle ricerche online. New York risulta la prima al mondo nelle tendenze di Google, un indicatore che la società utilizza per misurare la rilevanza culturale e l’attenzione globale verso una destinazione. L’uso di parametri digitali è un elemento relativamente recente nelle classifiche urbane: negli ultimi dieci anni è diventato uno degli strumenti con cui si tenta di interpretare la “domanda” internazionale verso i grandi centri metropolitani.
Il rapporto colloca New York ai primi posti anche per la presenza di grandi aziende e per le iniziative infrastrutturali attualmente in corso. Tra i progetti più citati c’è il nuovo Terminal One dell’aeroporto JFK, un intervento da 19 miliardi di dollari che segue una lunga serie di rinnovamenti aeroportuali avviati negli Stati Uniti negli anni Duemila. Resonance segnala inoltre la crescita prevista del turismo: per la fine del 2025 sono stimati oltre 64 milioni di visitatori, un volume che riporterebbe la città ai livelli precedenti alla pandemia.
L’analisi dedica spazio anche ai cambiamenti urbanistici introdotti dall’amministrazione cittadina, tra cui il congestion pricing previsto per Manhattan e i programmi di riconversione di alcuni edifici per uso residenziale. Sono misure che negli ultimi anni molte grandi città hanno adottato per ridurre il traffico e affrontare la diminuzione della domanda di spazi per uffici. New York è stata tra le prime negli Stati Uniti a tentare un modello ibrido che unisce regolazione della mobilità e trasformazioni dell’edilizia commerciale.
Nella sezione dedicata al contesto politico, Resonance fa riferimento al recente cambio alla guida della città, citando la vittoria di Zohran Mamdani alle elezioni amministrative. Le valutazioni non riguardano il suo programma, ma il fatto che la transizione politica rappresenti uno degli elementi osservati nella percezione internazionale di una grande metropoli, in particolare quando si discute di stabilità istituzionale e capacità di attrarre investimenti.
Il rapporto si basa su tre macro-categorie: vivibilità, amabilità e prosperità. All’interno rientrano indicatori eterogenei come la qualità dei servizi sanitari, l’offerta culturale, la connettività economica e il sistema educativo. La classifica finale vede Londra al primo posto, seguita da New York, Parigi, Tokyo e Madrid. Nelle prime dieci compaiono anche Singapore, Roma, Dubai, Berlino e Barcellona. Il documento completo, insieme alla metodologia dettagliata, è disponibile sul sito di Resonance.




