Matteo Pivato: “Il nostro Caffè Borbone ha il cuore napoletano, anche in America”

Abbiamo incontrato Matteo Pivato, Chief Strategy and Business Developer Officer di Caffè Borbone, nel Padiglione Italia del Summer Fancy Food 2025, nel box centralissimo de ilNewyorkese, e ci ha raccontato l’espansione del marchio negli Stati Uniti, tra nuovi prodotti, collaborazioni strategiche e una missione chiara: portare il gusto autentico del caffè napoletano al pubblico americano.

Matteo, qual è il progetto americano di Caffè Borbone?
Sicuramente, se siamo qui al Summer Fancy Food 2025 è perché vogliamo investire nel mercato americano e crescere il più velocemente possibile. Negli Stati Uniti abbiamo anche una produzione: realizziamo le cialde direttamente qui.
Il nostro piano è crescere nel retail, il più possibile, anche attraverso collaborazioni strategiche. Di recente abbiamo avviato una partnership con Eataly, grazie alla quale entreremo nei loro negozi tra fine luglio e inizio agosto.
Inoltre, stiamo lanciando prodotti pensati appositamente per il mercato americano: le k-cup, con tre nuovi brand, e il caffè macinato, anch’esso con tre nuovi marchi sviluppati ad hoc per il consumatore statunitense.
Questi prodotti, a differenza di tante altre k-cup presenti sul mercato, sono pensati, sviluppati e tostati a Napoli, da esperti che hanno garantito il mantenimento del DNA napoletano di Caffè Borbone.

State facendo, in un certo senso, un’opera di “educazione al gusto del caffè italiano” del pubblico americano…
In Italia siamo il numero uno nel monoporzionato, che in America ha una quota di mercato ancora molto limitata nel retail.
Il consumatore americano è abituato a bere caffè lunghi, con aromi particolari e diversi. Noi ci stiamo avvicinando a quel tipo di gusto, ma senza perdere l’identità del caffè napoletano, e quindi del nostro marchio. Vogliamo restare fedeli al nostro flavour, anche mentre entriamo in un nuovo mercato.

Come sta rispondendo il pubblico americano a questi nuovi prodotti?
Abbiamo lanciato le k-cup tre settimane fa. I primi risultati sono interessanti.
Abbiamo iniziato dall’online, dove siamo molto forti, e ora stiamo proponendo il prodotto anche ai distributori. A breve, saremo l’unico brand di k-cup presente da Eataly.

Un elemento distintivo di Caffè Borbone è la sostenibilità, giusto?
Assolutamente. La sostenibilità è centrale per Caffè Borbone, dalle materie prime al prodotto finito.
Lavoriamo con piantagioni sicure e tracciabili, con certificazioni che garantiscono sostenibilità a ogni livello.
Anche per quanto riguarda il packaging, offriamo pack e capsule riciclabili. Inoltre, in fabbrica utilizziamo energia pulita e fonti sostenibili. È una filosofia che stiamo cercando di portare anche negli Stati Uniti.

Come spiegheresti a un americano perché scegliere Caffè Borbone rispetto ai competitor?
Il caffè espresso è nato in Italia, a Napoli. Le nostre k-cup sono sì un po’ più lunghe, come piace al pubblico americano, ma racchiudono un cuore campano.
Il nostro consiglio? Provate il nostro prodotto. È un mix interessante: vi offre qualcosa di familiare ma, allo stesso tempo, vi avvicina all’esperienza autentica di un vero espresso italiano.

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Davide Ippolito

Davide Ippolito, nato a Napoli, vive a New York. È un esperto di Reputazione, editore e autore per Amazon Prime Video. Fondatore de ilNewyorkese e Reputation Review e Direttore scientifico dell’Italian American Reputation Lab, offre consulenza per organizzazioni come NIAF , Confindustria e Federmanager. È opinionista per La7 sulle tematiche che gravitano attorno alla Reputazione e agli Stati Uniti. Nel 2023 è uscito il libro “Against Stereotypes. The real Reputation of Italian American” e ha pubblicato 4 libri sulla Reputazione e due saggi distribuiti da Mondadori. Ha svolto incarichi di docenza per l’Università di Roma La Sapienza, Emory University di Atlanta e società di formazione manageriale.

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