Abbiamo intervistato Giampiero Calzolari, Presidente Bologna Fiere e di un brand tra i più importanti in Italia, Granarolo. Con lui abbiamo chiacchierato del mondo fieristico, della sua evoluzione futura e di quanto sia un settore strategico per raccontare il valore del Made in Italy nel mondo.
Qual è il Ruolo di Bologna Fiere in un evento internazionale per rafforzare il ruolo delle fiere italiane come piattaforme per la promozione del Made in Italy?
La Fiera di Bologna è quella italiana più internazionalizzate tra le fiere significative del nostro pianeta. Da tempo portiamo avanti iniziative sistematiche all’estero con alcuni nostri brand e oggi essere qui, per noi, significa presidiare una fiera importante, ma anche aprire una relazione con gli organizzatori, significa mettersi in una dimensione di sfida ulteriore. Il Made in Italy è una grande risorsa per il nostro Paese, chi fa fiere sa di poter contare su una base importante, portarlo nel mondo è semplice ma non facile. Bisogna lavorare costantemente per rafforzare relazione e integrarsi con gli altri operatori. Qui abbiamo partecipato anche agli allestimenti e siamo molto soddisfatti.
Qual è la chiave per comunicare il valore dell’artigianalità e dell’eccellenza italiana nel mercato americano?
Raccontare la verità. Ci sono tante piccole e medie aziende che hanno saputo confrontarsi con la sfida internazionale e non solo, mantenere un ottimo rapporto tra la tradizione dell’alimentare e la capacità dell’innovazione senza mai perdere il focus sulla territorialità.
In un mondo fieristico in continua evoluzione come sta cambiando l’approccio Bologna Fiere per attrarre espositori e buyer internazionali?
Coltiviamo le comunità dei nostri espositori e ci stiamo facendo molto carico di quello che è il sentimento nuovo che attraversa chi produce. Siamo a disposizione dei distretti industriali e siamo in un momento di riflessione sulle prospettive. La fiera non può essere solo esposizione dell’esistente ma un luogo dove si immaginano scenari futuri fatti di luci ombre, rischi, opportunità. La Fiera è solo scambio commerciale ma anche integrazione di culture e di riflessione rispetto all’evoluzione del breve e medio periodo.
Cosa significa per un brand essere qui oggi?
Io sono anche Presidente di un brand importante, Granarolo e siamo presenti qui. Gli Stati Uniti sono un grande mercato, ci sono discussioni importanti sui dazi ma c’è un sentire comune tra il consumatore americano e la tradizione europea, in particolare italiana, che ci fa considerare questo un Paese strategico e su cui c’è ancora tanto da fare. Occasioni come queste sono utili per accreditare e rafforzare il lavoro con reti commerciali e di promozione.