L’Italia è regina assoluta della pallavolo mondiale. Dopo il trionfo della Nazionale femminile guidata da Julio Velasco a inizio settembre, anche la squadra maschile si è laureata campione del mondo, battendo in finale la Bulgaria con il punteggio di 3-1 nella Mall of Asia Arena di Manila. Un successo storico che consegna al movimento azzurro un doppio titolo iridato nello stesso anno, un’impresa che non accadeva dal 1960, quando a riuscirci fu l’Unione Sovietica.
Guidati da Ferdinando De Giorgi, al suo secondo titolo mondiale da allenatore dopo quello del 2022, gli azzurri hanno conquistato il quinto oro della loro storia, confermandosi la squadra più forte del pianeta. De Giorgi, che da giocatore aveva già vinto tre Mondiali, entra così nella leggenda come l’unico a raggiungere cinque titoli iridati personali.
“Questi ragazzi sono speciali”, aveva ripetuto il ct durante tutto il torneo. E la sua fiducia è stata ripagata: dopo le delusioni di Euro 2023 e dei Giochi Olimpici, Giannelli e compagni hanno saputo ritrovare la forza e la freschezza delle grandi occasioni, crescendo di partita in partita fino a dominare la fase decisiva.
Nella finale contro la Bulgaria di Chicco Blengini, la squadra ha trovato in Mattia Bottolo l’eroe inatteso. Promosso titolare dopo l’infortunio di Lavia, lo schiacciatore ha firmato momenti decisivi, a partire da una serie di battute micidiali che hanno indirizzato il primo set, chiuso 25-21.
Nel secondo parziale l’Italia ha mostrato il meglio di sé, trascinata da un Yuri Romanò incontenibile: l’opposto ha messo a segno cinque ace consecutivi, un evento destinato a entrare nella storia delle finali mondiali, portando gli azzurri sul 2-0.
La Bulgaria, spinta dal fenomeno Alexander Nikolov, ha reagito nel terzo set, imponendosi con autorità e riaprendo la partita. Ma nel quarto parziale l’Italia ha ritrovato concentrazione e ritmo grazie al solito Bottolo in battuta e a un Michieletto dominante in attacco.
Il 25-18 finale ha sigillato un trionfo che conferma la forza del gruppo e la profondità del movimento azzurro.
Il Mondiale incorona anche i protagonisti individuali: Michieletto è stato nominato MVP del torneo, Simone Giannelli miglior palleggiatore, Yuri Romanò miglior opposto e Fabio Balaso miglior libero.
Con questa vittoria, l’Italia chiude un settembre leggendario per la pallavolo, portando a casa entrambi i titoli mondiali. Un’impresa che celebra non solo due squadre straordinarie, ma l’intero movimento pallavolistico italiano, oggi più che mai esempio di eccellenza sportiva a livello globale.