Jannik Sinner e Lorenzo Musetti si affronteranno stanotte sul cemento di Flushing Meadows per scrivere una pagina storica del tennis italiano. Per la prima volta, due azzurri si trovano di fronte ai quarti di finale di uno Slam nell’era Open, con in palio non solo un posto tra i migliori quattro degli US Open, ma anche la possibilità di conquistare definitivamente l’attenzione del pubblico americano.
Sinner, campione in carica e attuale numero uno al mondo, ha fin qui dominato il torneo, lasciando per strada appena un set, contro Shapovalov. Agli ottavi ha travolto Alexander Bublik in appena un’ora e ventuno minuti, confermando la sua forma da “Terminator”. Ma la pressione è tutta sulle sue spalle: oltre a difendere il titolo, Jannik deve anche salvaguardare il primato nel ranking ATP, insidiato da Carlos Alcaraz. Al momento, lo spagnolo è davanti nella classifica live (9940 punti contro i 9880 di Sinner), ma l’altoatesino conserverebbe il trono, tornando al comando, vincendo il torneo.
Musetti arriva a questa sfida forte di un percorso in crescita. Dopo un periodo difficile, culminato con la delusione di Cincinnati, ha ritrovato fiducia grazie a un servizio completamente rivisto e a un tennis più aggressivo. Nei turni precedenti ha eliminato Cobolli, Goffin, Mpetshi Perricard e Munar, lasciando per strada un solo set. Il toscano si è rigenerato anche grazie alla vicinanza della famiglia, presente a New York, e vuole dimostrare di essere pronto per sfidare l’élite mondiale.
I due si conoscono bene, compagni di squadra in Coppa Davis e amici fuori dal campo. Nei precedenti, Sinner è avanti 2-0: l’ultimo incrocio risale a Montecarlo 2023, con vittoria netta di Jannik. Questa volta, però, Musetti si presenta in versione top 10 e con una fiducia diversa.
Il match chiuderà il programma serale dell’Arthur Ashe Stadium: inizio non prima delle 21.00 ora locale, le 3 del mattino italiane. Una sfida che promette spettacolo, con lo stile elegante e creativo di Lorenzo contrapposto alla potenza micidiale di Jannik.
Comunque vada, l’Italia del tennis si è già guadagnata un posto sotto i riflettori di New York.