US Open: Sinner battuto in finale, Alcaraz si prende New York e il trono mondiale

Alcaraz batte Sinner in quattro set nella finale degli Us Open e torna numero uno del mondo dopo 65 settimane di dominio dell’azzurro.

Sinner non ce l’ha fatta a riportare il cielo azzurro sopra New York: questa volta la Grande Mela si è colorata del rosso e giallo della Spagna di Carlos Alcaraz, che ha trionfato agli Us Open, battendo Jannik per 6-2, 3-6, 6-1, 6-4. La sconfitta di Sinner, questa volta, è dolorosissima: dopo 65 settimane consecutive al comando della Classifica ATP l’italiano ha dovuto cedere lo scettro ad Alcaraz che ha, in un colpo solo, conquistato New York, allungato il conto degli Slam vinti, portandosi a quota sei (due in più dell’azzurro), e guadagnato la posizione numero uno al mondo. Se poi vogliamo essere veniali, a proposito di guadagni, Alcaraz ha guadagnato anche l’assegno record di 5.000.000 di dollari messo in palio quest’anno dal torneo dello Slam americano per il vincitore.

Per lo  spagnolo è stata anche una rivincita personale dopo la dolorosa sconfitta subita a Wimbledon proprio per mano (e racchetta) di Sinner. Stavolta, sul cemento newyorkese, lo spagnolo ha imposto il suo tennis fatto di potenza e creatività, dimostrando una solidità al servizio che lo ha accompagnato per tutto il torneo, chiuso senza concedere nemmeno un set prima della finale.

Il match: equilibrio solo a tratti

Alcaraz è partito fortissimo, strappando subito il servizio a Sinner e chiudendo il primo set 6-2, dominando soprattutto con il dritto. Nel secondo parziale, l’altoatesino ha reagito trovando profondità e ritmo, riuscendo a piazzare un break decisivo nel quarto game e portando a casa il set 6-3.

Tuttavia le energie spese per riequilibrare il match hanno presentato subito il conto all’italiano. Nel terzo set non c’è stata praticamente storia: Sinner ha smarrito la prima di servizio e Alcaraz ne ha approfittato, scappando sul 4-0 e chiudendo 6-1 in appena mezz’ora. Nel quarto e ultimo parziale, l’azzurro ha provato a tenere botta e tornare in carreggiata, ma lo spagnolo ha piazzato il break decisivo nel quinto game e non si è più voltato indietro, chiudendo tra il tripudio, meritato, del pubblico.

Una finale da star

La finale di Flushing Meadows ha regalato una “parata di stelle” per l’ultimo atto del torneo. Sugli spalti, oltre ai tifosi di tutto il mondo, erano presenti celebrità di ogni settore, a partire dal più atteso, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che con la sua presenza ha ritardato l’inizio della finale di circa quaranta minuti, a causa delle misure di sicurezza da adottare.

Dopo aver presenziato al Superbowl a febbraio e alla Finale del Mondiale per Club di calcio a luglio, e dopo aver già annunciato la propria presenza per la Finale del prossimo Mondiale di calcio per nazionali, in programma negli USA la prossima estate, il tycoon statunitense ha così confermato di puntare forte sullo sport come vetrina mediatica, inserendo adesso nel suo radar anche il tennis.

Tra i volti noti in tribuna anche Stephen Curry, Bruce Springsteen, Sting, Courtney Cox e Ben Stiller, oltre a Pep Guardiola, in rappresentanza del calcio, e l’ex pilota di Formula 1 Sergio Perez. Una platea stellare per una partita che ha rispettato le attese.


Le parole dei protagonisti

Al termine della sfida, Sinner ha riconosciuto la superiorità dell’avversario:

“Oggi Carlos ha giocato meglio di me. Ho dato tutto quello che avevo, più di così non potevo fare. È stata una stagione incredibile e sono orgoglioso di quello che abbiamo costruito con il mio team e la mia famiglia.”

Alcaraz ha risposto con parole di grande rispetto e affetto:

“Jannik, è incredibile quello che hai fatto quest’anno. Ci affrontiamo così spesso che ormai ti vedo più di quanto veda la mia famiglia. È bellissimo condividere con te questi momenti e migliorare insieme.”

Una rivalità destinata a segnare un’era

Il 2025 ha consacrato la rivalità tra Sinner e Alcaraz come la nuova grande saga del tennis. I due si sono spartiti i quattro Slam: Australian Open e Wimbledon a Sinner, Roland Garros e Us Open ad Alcaraz. Ora lo spagnolo è tornato numero uno al mondo, ma la sensazione è che il duello sia solo all’inizio.

Con due fuoriclasse così giovani e già così dominanti, il futuro del tennis è in ottime mani. E New York, ancora una volta, ha fatto da palcoscenico alla storia.

Immagine di Guglielmo Timpano

Guglielmo Timpano

Laureato in Scienze Politiche. Giornalista freelance. Conduttore radiofonico. Presentatore televisivo. Appassionato di sport, storia e animali: per combinare tutti questi interessi, il sogno sarebbe seguire un torneo di calcio tra dinosauri.

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